L’onorevole Psd’Az al concorso Laore: può per cambio di legge da lui voluto

Spuntano dettagli sulla partecipazione di Pietro Maieli al concorso di Laore, l’agenzia sarda che si occupa di sviluppo in agricoltura. Maieli è un onorevole del Psd’Az e più ancora il presidente della commissione Agricoltura in Consiglio regionale, la numero 5. Fatto che sta che spunta un cambio di legge decisivo, votato dall’Aula il 28 dicembre 2020 e che ha permesso a Maieli di partecipare alla selezione per titoli ed esami attraverso la quale Laore assumerà 91 veterinari.

Ma andiamo con ordine. È notizia di Sardinia Post che l’esponente di Quattro Mori, ozierese del 1976, veterinario di professione, sia uno dei 301 candidati che accedono alle prove orali del concorso Laore, una selezione per titoli e colloqui che l’Agenzia regionale ha pubblicato il 18 febbraio 2021 con scadenza il 22 marzo. I nomi degli ammessi sono in ordine alfabetico. Maieli  figura nella lista al 132° posto su 301. È stato ammesso con riserva (qui il documento)

Il concorso di Laore si porta dietro la vicenda di Ara Sardegna, l’Associazione degli allevatori che aveva 250 dipendenti e dal 31 dicembre 2020 non esiste più. Una storia di posti di lavoro in bilico che si trascina dal 2009 e su cui hanno cercato una soluzione sia il centrodestra che il centrosinistra. L’ultima mossa è datata appunto 28 dicembre 2020. Tanto che lo stesso Maieli, nei mesi scorsi, si è intestato la battaglia, incassando persino il plauso di Confagricoltura che aveva espresso “soddisfazione per le dichiarazioni del presidente Maieli sulla risoluzione della vertenza”, si legge in uno dei tanti comunicati stampa diffusi all’indomani del voto in Consiglio regionale.

Ma nelle pieghe della norma votata il 28 dicembre scorso, viene fuori che in Laore non entreranno più solo gli ex Ara, ma “l’Agenzia è autorizzata ad assumere, tramite concorso pubblico per titoli e colloquio, il personale necessario”, è scritto. Così anche Maieli ha potuto partecipare alla selezione.

La modifica è avvenuta attraverso la legge 34 del 28 dicembre, tre giorni prima che scattasse il de profundis ufficiale per l’Associazione Ara. E si tratta di una norma che ha cambiato il precedente atto legislativo approvato dal Consiglio regionale il 20 dicembre del 2018. Perché la politica sarda, di qualunque schieramento, si è accorta di Ara solo e sempre a fine anno. La legge del 2018 era la 47 e stabiliva questo: “Il contingente di personale (da contrattualizzare in Laore) non può superare quello assunto a tempo indeterminato dall’Associazione regionale degli allevatori della Sardegna per l’erogazione delle medesime funzioni al 31 dicembre 2017”.

Prima della legge 47, il caso Ara era stato normato con il comma 40 dell’articolo 2 della legge 3/2009. L’articolo riguardava le “Disposizioni nei settori produttivi e occupazionali”. Era scritto: “L’Agenzia Laore è autorizzata a inquadrare, attraverso prove selettive concorsuali per soli titoli, il personale dipendente dell’Associazione regionale allevatori in servizio alla data del 31 dicembre 2006, che abbia prestato la propria attività lavorativa nei servizi di assistenza tecnica a favore degli allevatori della Sardegna, ivi compresa l’attività di laboratorio e di amministrazione”.

Il 28 dicembre 2020 l’ulteriore passaggio legislativo che ha dato a Maieli la possibilità di unirsi agli aspiranti dipendenti di Laore ex Ara. Il bando, come detto, è stato pubblicato il 18 febbraio 2021, meno di due mesi dopo (qui il documento). Adesso la posizione dell’onorevole sardista non mancherà di diventare tema di confronto politico, anche per capire se ed eventualmente in quale misura ci può essere un conflitto di interessi tra ruolo pubblico e posizione privata.

Sotto il profilo strettamente concorsuale, la palla è in mano alla commissione esaminatrice presieduta da Antonella Delle Donne, dirigente del Comune di Cagliari. Gli altri componenti sono Giuseppino Cocco e Daniela Mulas, quadri di Ats, e Maria Pia Geddo Lehmann, funzionaria dell’agenzia per lo sviluppo in agricoltura.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

 

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