Piano energetico, gli ambientalisti del Grig: “Così non va, da rivedere”

Il Piano energetico varato dalla giunta Pigliaru? Per l’associazione ambientalista Gruppo d’intervento giuridico è da rivedere profondamente, perché contraddittorio. “Infatti, si punta sull’energia da fonte rinnovabile, ma aumentano le centrali a carbone. E nonostante si parli di tutela del suolo, non si escludono le grandi centrali solari termodinamiche che vorrebbero mangiare le aree agricole”, spiega il Grig. Dall’altra parte – continua l’associazione – si parla di metano, ma senza sapere bene a che e a chi servirà. Non mancano neanche i riferimenti al risparmio energetico, ma fin da ora la Sardegna esporta il 40% dell’energia prodotta”. Questo, sottolinea il Grig, è il dato fondamentale della fotografia del sistema di produzione energetico sardo: oltre il 46% dell’energia prodotta, infatti, non serve all’Isola e viene esportato. In altre parole, “i nuovi interventi previsti dalla giunta in campo energetico consoliderebbero la trasformazione della Sardegna in una piattaforma di produzione energetica per le altre regioni: è questo l’obiettivo della giunta Pigliaru”, si chiede polemicamente il Grig.

Un lungo excursus, infine, il Grig lo dedica alla centrale a carbone compresa nel Progetto di ammodernamento della raffineria di produzione di allumina di Portovesme, oggi sotto valutazione d’impatto ambientale. In proposito, si deve rammentare che l’alluminio è materiale completamente riciclabile e riutilizzabile all’infinito per la produzione di oggetti anche sempre differenti. L’Italia (insieme alla Germania) è oggi il terzo Paese al mondo per la produzione di alluminio riciclato, dopo gli Stati Uniti e il Giappone. Attualmente ben il 90% dell’alluminio utilizzato in Italia (il 50% nel resto dell’Europa occidentale) è alluminio riciclato e ha le stesse proprietà e qualità dell’alluminio originario: viene impiegato nell’industria automobilistica, nell’edilizia, nei casalinghi e per nuovi imballaggi. Il punto, spiega il Grig, è che il riciclo dell’alluminio consente di risparmiare il 95% dell’energia necessaria a produrlo dalla bauxite.

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