Biblioteca Satta, muro contro muro tra Comune di Nuoro e Regione

E’ ancora muro contro muro tra Comune di Nuoro e Regione sul futuro del Consorzio di pubblica lettura Sebastiano Satta che versa in condizioni finanziarie drammatiche. Mancano all’appello complessivamente 550 mila euro e il commissario straordinario del consorzio ha già chiesto un’anticipazione di 314mila euro, ma i soldi sono già finiti e vanno restituito entro dicembre.

L’amministrazione guidata da Andrea Soddu è pronta a mettere mano al portafoglio con circa 293 mila euro, ma chiede che la gestione ritorni in capo al Comune con la modifica della norma inserita nella legge di riforma degli enti locali che ha portato tutto nelle mani della Regione. La richiesta, contenuta in una risoluzione approvata oggi in un lungo consiglio comunale straordinario, si scontra con la doccia fredda arrivata proprio stamattina dall’assessorato della Pubblica Istruzione: in attesa della delibera attuativa del passaggio del consorzio alla Regione, il Comune di Nuoro è ancora all’interno dell’organismo e deve erogare la sua quota.

Nella risoluzione si sottolinea che la modifica alla legge di riforma “consentirebbe all’amministrazione comunale di contribuire prontamente per la parte di sua competenza e a porre rimedio alla grave situazione finanziaria in cui versa l’ente bibliotecario”. Durante la seduta, alla quale hanno partecipato i consiglieri regionali Roberto Deriu (Pd), Daniela Forma (Pd) e Pietro Pittalis (Fi), il sindaco Soddu ha spiegato che “la legge impedisce all’amministrazione di elargire circa 300 mila euro a un ente che nel febbraio 2016 è diventato regionale, per volontà della stessa Regione, non nostra. Cagliari avrebbe dovuto stanziare già a maggio 2016 i fondi necessari, ma non lo ha ancora fatto. La stessa Regione ha proposto un passaggio dei dipendenti all’Isre ma poi non lo ha formalizzato – ha aggiunto il primo cittadino – Resta la nostra disponibilità a interloquire con l’amministrazione regionale, ma deve essere fatto in tempi brevi”.

“La Regione ha ancora una volta preso in giro le istituzioni locali con una lettera dal chiaro tenore padronale che offende e umilia il territorio – ha attaccato Pittalis – Non si può estromettere il Comune dalla governance del consorzio e poi chiedere le risorse”. La legge di riordino degli enti locali è stata invece difesa da Deriu, che ha spiegato come sia stato “necessario per salvare e mettere il consorzio Satta dentro il cappello della Regione”. “La Regione – ha poi chiarito l’esponente della maggioranza – è d’accordo che la gestione dell’ente resti in capo al Comune”. “Da entrambi le parti ci deve essere la massima disponibilità al dialogo – ha sottolineato Forma – per arrivare all’obiettivo di salvare il consorzio Satta, fondamentale non solo per la cultura nuorese ma di tutta la Sardegna centrale”.

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