Una grande incompiuta da 36 milioni di euro sbloccata dopo 11 anni: con la firma oggi dell’atto aggiuntivo al contratto d’appalto, sottoscritto dall’Ente Acque della Sardegna e dall’impresa appaltatrice delle opere, il Consorzio Stabile Aedars scarl, partono i tanto attesi lavori di infrastrutturazione irrigua della Bassa Marmilla. “Ci sono voluti due anni e mezzo per recuperare una situazione complicata – ha detto l’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda a Lunamatrona, in occasione della firma – Un risultato raggiunto con un impegno quotidiano, costante e concreto. Questo traguardo è una dimostrazione evidente della politica del fare di questa Giunta: lavorando silenziosamente si possono cambiare le cose, si può migliorare la realtà, si può incidere profondamente sul presente creando le condizioni per le sfide del futuro. Oggi riparte un’opera importante, monitoreremo l’avanzamento dei lavori”, ha assicurato l’assessore. L’opera strategica è finanziata dal Cipe per un importo di 36,2 milioni di euro. Il progetto prevede l’esecuzione delle opere di adduzione, distribuzione e attrezzamento idraulico per la realizzazione di un nuovo distretto irriguo di 1.670 ettari nei territori dei comuni di Furtei, Sanluri, Lunamatrona, Pauli Arbarei, Siddi e Ussaramanna. Fino al 2015 era inserita nell’anagrafe delle incompiute in seguito alle vicende di carattere giudiziario che avevano coinvolto l’impresa appaltatrice in fase successiva alla sottoscrizione del contratto d’appalto, avvenuta a gennaio 2010. L’ostacolo è stato superato con la nomina di un amministratore giudiziario. Le attività devono essere realizzate entro 36 mesi.