Littarru a processo: “Resto sindaco per difendermi da accuse ingiuste”

“Mi devo difendere da accuse ingiuste e pilotate per farmi fuori politicamente e umanamente, scelgo di restare e difendermi da sindaco eletto democraticamente dal popolo e per rappresentare un territorio maltrattato dalle istituzioni”. Con queste parole postate oggi su Facebook, il sindaco di Desulo, Gigi Littarru, annuncia che non si dimetterà dal suo incarico, così come aveva paventato ieri dopo la decisione del Gup di Oristano di rinviarlo a giudizio per non aver firmato l’ordinanza di abbattimento di maiali affetti da peste suina.

Littarru, che si proclama innocente (“non era compito mio firmare”, spiega), rilancia accuse pesanti: “la peste suina in quell’allevamento l’ha portata l’Unità di progetto della Regione che doveva combatterla”, denuncia ancora oggi. Poi precisa di nuovo: “Avevo chiesto di non firmare quell’ordinanza per motivi di ordine pubblico, dopo che c’era stata la rivolta degli allevatori”. Ora nel post promette: “La mia più grande battaglia sarà quella di restare e difendere anche con le unghie i soprusi di una classe politica che rappresenta se stessa, distratta, cattiva e vendicativa. Resto per servire e dedicarmi al bene comune, agli ultimi, ai deboli”. Infine un ringraziamento ai colleghi sindaci che ieri sono andati in tribunale a sostenerlo nel momento in cui è arrivata la decisione del giudice.

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