Bacchettata del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, sull’effettiva efficacia delle riforme che devono essere portate a compimento, “ma che hanno necessità di una piena condivisione”. In particolare, il numero uno dell’Assemblea sarda, in occasione della seduta congiunta con il Cal, ha sottolineato che il rapporto tra rappresentanza degli Enti locali e Consiglio regionale deve essere sempre più stretto per definire una piattaforma comune. Tra le riforme, Ganau ha citato quella degli Enti locali, “ancora lontana dall’essere attuata”, e la riforma sanitaria, “che trova forti motivi di contrasto nel riordino della rete ospedaliera percepita come un’azione che sottrae servizi ai territori piuttosto che come efficientamento e miglioramento nella qualità dei servizi, forse perché non preceduta da quelle risposte di riorganizzazione territoriale e di definizione della rete dell’emergenza che ne giustificano la riorganizzazione”. Sul piatto anche la riforma dell’agenzia Forestas, “che oggi – ha ricordato il presidente – vive un momento di profonda crisi organizzativa di cui il Consiglio si sta occupando per trovare soluzioni adeguate, crisi che coinvolge direttamente i sindaci, primi interlocutori del malcontento”. “Più in generale – ha detto ancora Ganau – siamo chiamati ad un confronto sulle criticità di sempre: il tema dell’insularità, non ancora pienamente riconosciuta a livello nazionale ed europeo, principale causa dell’arretratezza della nostra isola, o quelli della specificità della nostra terra, che a causa della sua dispersione demografica non consente l’applicazione automatica di parametri nazionali. Mi riferisco – ha aggiunto – al ridimensionamento scolastico e alla sanità, che oltre certi limiti di applicazione favoriscono lo spopolamento delle zone interne anziché combatterlo, o ai temi dell’identità culturale e linguistica, che fanno parte di un patrimonio comune di rivendicazioni che deve affiancarsi ed essere condiviso come vertenza e pretesa di diritti che lo Stato deve riconoscere al pari della vertenza entrate”. Il ruolo del Consiglio delle autonomie locali deve essere “rafforzato da un confronto costante con il Consiglio regionale e anche da una revisione della legge istitutiva, la n.1 del 2005”, ha aggiunto Ganau, secondo cui occorre prevedere una modifica nell’attuale meccanismo dei pareri: “in caso di parere contrario, per esempio, l’obbligo di ritorno in commissione del provvedimento per una nuova audizione ed una delibera motivata della commissione”, ha concluso.
Un messaggio di cooperazione e collaborazione “per il bene delle comunità” per avviare “una stagione di riflessione comune su alcuni temi”. Così il presidente del Consiglio delle Autonomie locali e sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, ha aperto il suo intervento nella seduta congiunta Consiglio regionale-Cal. “Oggi come Cal abbiamo approvato un nuovo metodo di lavoro, istituendo – ha spiegato – sette commissioni che lavoreranno su trasporto pubblico locale, riforma della scuola, protezione civile, finanza locale e riforma della Regione. Su questi temi vogliamo offrire una gamma di proposte che siano da aiuto al Consiglio regionale nel suo complesso. Non siamo per le polemiche o la ricerca delle responsabilità ma per la soluzione dei problemi”. Infine Soddu ha sottolineato l'”assoluta necessità della riforma della Regione, rispetto al principio di sussidiarietà, perché la Sardegna è molto malata di centralismo regionale”.
“Nel 2016 la Regione ha trasferito agli Enti locali 800 milioni di euro tra risorse arretrate del fondo unico e la quota dell’80% dello scorso anno. Nei prossimi giorni verrà trasferita l’ultima tranche 2016”. Lo ha riferito l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, intervenendo in Aula per la Giunta a conclusione della seduta congiunta. L’assessore ha ricordato che Regione e Enti locali hanno “portato avanti insieme una battaglia sullo scippo delle risorse per gli enti intermedi” e ha contestato una lettura negativa, emersa nei diversi interventi dei sindaci e dei consiglieri regionali, sulla legge di riforma delle amministrazioni locali. “Sui tempi di attuazione e gestione ci sono dei ritardi – ha ammesso – ma tutti si devono assumere le proprie responsabilità”. Sia Erriu che il vicepresidente della Giunta, Raffaele Paci, hanno ricordato che l’obiettivo comune è “la regionalizzazione della finanza locale”. In particolare Paci ha chiarito che “si sta cercando di aprire il tavolo con il Governo per ottenere questa maggiore autonomia, mentre si è aperta un’altra vertenza, quella sugli accantonamenti”.