“La Regione ci riprova e, nonostante la legge Finanziaria 2016, si fa lo sconto sul finanziamento per la gestione dei servizi relativi a musei, parchi archeologici ed ecomusei. Risultato: da settembre prossimo potremmo assistere alla chiusura dei beni culturali della Sardegna”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale di Forza Italia, Ignazio Locci.
“Sebbene la Finanziaria (articolo 9), disponga contributi ai Comuni per la copertura del costo del lavoro nella misura massima del 90% – prosegue l’esponente dell’opposizione – in questi giorni gli enti locali stanno ricevendo una comunicazione con cui l’Assessorato regionale alla Cultura sottolinea che ‘l’effettivo stanziamento sul competente capitolo di spesa del bilancio regionale consente la copertura dell’85,93% del costo del personale’. Una sforbiciata minima soltanto all’apparenza, che diventa esorbitante se si considera che con gli attuali fondi a disposizione si fa fatica a garantire la tutela e la valorizzazione dei tesori della cultura sarda. Un taglio (che si somma ai precedenti operati dalla Giunta), che fa leva su una norma equivoca. Ma, al di là delle possibili interpretazioni – conclude Locci – sta di fatto che si tratta di uno sberleffo ai danni della Commissione consiliare competente, del Consiglio regionale (entrambi si erano battuti per ripristinare i fondi che la Giunta dei professori aveva in animo di tagliare senza alcuna remore) e, soprattutto, dei circa mille operatori del settore che a settembre rischiano di perdere il lavoro per mancanza di fondi. Il tutto per la scarsa lungimiranza dell’Esecutivo guidato da Francesco Pigliaru che evidentemente non ha a cuore la cultura, benché componente determinante del flusso turistico in Sardegna”.