Prezzo latte, nuova bufera: Coldiretti minaccia trattori in piazza

Il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, all’inizio di febbraio, aveva annunciato l’acquisto di Pecorino Dop all’interno del paniere di formaggi destinati agli indigenti con un intervento di almeno 4 milioni di euro sul totale di 13,5 milioni: ma il budget previsto dal bando pubblicato il 6 marzo scorso è di poco più di 3,7 milioni. E in Sardegna scoppia la polemica. Invece di prevedere, come richiesto dalla Regione, l’aggiudicazione al prezzo più basso, Agea ha puntato sulle percentuali stabilendo un tetto massimo di 6,4 euro al kg: così mentre l’attesa era di ritirare dal mercato almeno 15 mila quintali di pecorino romano, la cui quotazione è crollata nell’ultimo anno attestandosi sui 5 euro/kg, la stima ora è di appena 7-8 mila quintali.

Non sono servite le ripetute richieste dell’amministrazione regionale per un cambio di rotta e adesso anche la politica prende posizione, dopo le critiche arrivate dal mondo della campagne con Coldiretti, pronta di nuovo a ‘invadere’ la Sardegna con i trattori, e Copagri. “Gli stanziamenti inseriti dal ministro Martina nel bando per gli indigenti sono inaccettabili ed impongono alla Giunta e al Consiglio regionale una risposta forte e determinata contro un provvedimento che, per l’ennesima volta, danneggia in modo pesantissimo i pastori sardi – denuncia Eugenio Lai, esponente di Articolo 1 Mdp e consigliere regionale di Sdp – La gravissima crisi della pastorizia in Sardegna richiede risposte immediate ed eccezionali, senza le quali si mettono a rischio di sopravvivenza non solo le filiere del latte e del pecorino, ma la stessa agricoltura sarda”.

“Il dietrofront del ministro Martina, che si è rimangiato la promessa di destinare al pecorino romano almeno 4 milioni nel bando per il ritiro dei formaggi da destinare agli indigenti, non giunge inaspettato e non fa altro che svelare il bluff che abbiamo denunciato sin dal primo momento – attacca il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni – Il bluff degli aiuti ai pastori è lo specchio del fallimento della Giunta nel reperire i soldi necessari per affrontare i problemi della Sardegna, soldi il cui trasferimento è scritto nel nostro Statuto ma che l’esecutivo non è capace di riscuotere”. “Il pecorino viene venduto nei supermarket a Roma tra i 25 e i 40 euro mentre il Governo lo vuole acquistare, con il bando indigenti, ad appena 6,520 euro e anche meno – scrive in una interpellanza urgente il deputato di Unidos Mauro Pili – Si tratta di una vera e propria speculazione che va bloccata senza perdere altro tempo. Un’operazione che sta avvenendo nel silenzio più totale di Regione e accoliti vari. Un fatto che rischia di accendere una polveriera nel settore agropastorale della Sardegna”.

È fissato per il prossimo mercoledì 15 marzo, alle 10, il faccia a faccia sul bando indigenti Agea e la crisi del prezzo del latte in Sardegna tra Martina e l’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria. “Al ministro – spiega l’esponente della Giunta Pigliaru – ribadirò la posizione della Regione e spiegherò le difficoltà che tutto il comparto ovicaprino sardo sta affrontando in questi mesi a causa del deprezzamento del pecorino romano e quindi del pagamento del latte ai nostri pastori”. “La richiesta della Sardegna, inviata il 20 febbraio scorso dal presidente Pigliaru al ministro Martina, era chiara – ricorda Caria – nell’indicare la non applicazione di quote percentuali, ma il criterio invece del prezzo più basso per far assorbire dal bando indigenti una maggior quantità di pecorino romano. Alla luce di questa difficile condizione finanziaria che attraversa il mondo delle campagne, solleciteremo Martina a intervenire anche su Agea per accelerare i pagamenti comunitari che ancora spettano a decine di migliaia di aziende agricole sarde”. Sui ritardi dei pagamenti l’assessore incontrerà anche i vertici di Agea. “Come Giunta – sottolinea – conosciamo bene le difficoltà del settore e ci stiamo attivando insieme a tutti i soggetti interessati per trovare le dovute soluzioni”.

 

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