“Nel decreto sul Mezzogiorno, di cui abbiamo votato la conversione in legge alla Camera, per la Sardegna ci sono due cose buone subito, e una terza in prospettiva“. Lo afferma il deputato iglesiente del Pd, Francesco Sanna. “La prima – spiega – è per lo sviluppo ed il lavoro. Si estende all’Isola il credito d’imposta, finanziato da fondi statali, che “aiuta” gli investimenti di artigiani e industrie per l’acquisto di beni strumentali (sino a 3 milioni per le piccole imprese, 10 per le medie e 15 per le grandi). Importante: per la prima volta una legge applica le nuove percentuali massime di agevolazione ottenibili in Sardegna, e valide dal 2017 al 2020. Per questo il credito varrà il 45 per cento dell’investimento per le piccole imprese, il 35 per le medie, il 25 per le grandi”.
“La seconda cosa buona – prosegue Sanna – è per la salute e per chi purtroppo si ammala di tumore. Si mettono a disposizione delle regioni del Mezzogiorno, tra cui la Sardegna, cento milioni di euro di fondi che finanzieranno l’acquisto di macchinari per la radioterapia oncologica, e in particolare di apparecchiature dotate di tecnologia robotica o rotazionale. Si tratta di fondi aggiuntivi rispetto a quelli già impiegati nella sanità sarda. La terza cosa buona – conclude il parlamentare dem – riguarda gli investimenti “ordinari” delle amministrazioni statali nel Mezzogiorno. Il decreto dispone che normalmente il Governo indirizzi le proprie amministrazioni ad “investire” nelle regioni del Mezzogiorno in proporzione alla popolazione. Oppure tenga conto anche di altri parametri di criticità. Io e tutti i miei colleghi sardi del Partito, poiché il parametro della popolazione penalizza la Sardegna, abbiamo chiesto alla Camera dei Deputati di impegnare il Governo ad usare il parametro delle “criticità” nell’Isola. In particolare impegniamo il Governo a compensare la bassa densità demografica, guardando dunque, oltre alla popolazione, anche la vastità del territorio sardo. E di tenere conto del divario delle infrastrutture sarde rispetto a quelle del resto d’Italia”. (Foto di Giampaolo Cirronis)