“Il documento ‘La misura della performance dei Servizi sanitari regionali 2018’ fornisce i dati che riguardano il periodo pre-riforma della rete ospedaliera, dell’attuazione della Asl unica e della centrale unica d’acquisto. Si tratta dunque di una conferma riguardo la necessità delle azioni di riordino in atto”. Lo dice all’ANSA l’assessore della Sanità Luigi Arru, commentando l’ultimo rapporto del Centro Studi Crea Sanità, che vede retrocedere il servizio sanitario dell’Isola a fanalino di coda tra le regioni italiane. Arru sottolinea che il documento “riguarda l’utilizzo di indicatori che valutano non la qualità professionale, ma la performance misurata secondo il parere di un panel di 100 componenti. In particolare sono stati utilizzati indicatori relativi al Sociale (Equità), dove si misura la percentuale di famiglie impoverite a causa di spese sanitarie ‘out of pocket’, e agli Esiti (prevalenza persone senza disabilità, aspettativa di vita in buona salute)”.
“C’è poi la valutazione sull’appropriatezza – prosegue l’assessore – in particolare riguardo la quota dei pazienti con infarto trattati con angioplastica entro 48 ore e la percentuale di pazienti ricoverati in ospedale con DRG potenzialmente inappropriati. Gli ultimi due indicatori sono sull’Innovazione (uso fascicolo sanitario elettronico, consumo di farmaci pro-capire) e sul fattore economico-finanziario, come il disavanzo pro-capite”.