Riorganizzazione Asl e vertenza su riserve erariali, vertice del centrosinistra

Neppure il tempo di archiviare la Finanziaria che subito il centrosinistra in Consiglio regionale sarà a lavoro su due temi caldi: la riorganizzazione delle Asl e degli ospedali e la nuova vertenza con lo Stato sugli accantonamenti e sulle riserve erariali. Una partita, quest’ultima, che necessita di una svolta prima dell’assestamento di luglio. Lo hanno annunciato gli stessi capigruppo della maggioranza che oggi hanno difeso la Manovra 2016, rispondendo anche alle accuse delle opposizioni. Sulla Sanità è previsto un vertice martedì, alle 10, con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’assessore Luigi Arru.

Si deciderà come procedere anche se il presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra (Psi), ha già una sua idea: “Sarebbe meglio iniziare dalla riorganizzazione delle Asl per poi attuare quella ospedaliera sul nuovo assetto territoriale del servizio sanitario. Abbiamo in programma anche una serie di audizioni con i soggetti coinvolti”. Quello della sanità “è un problema non più rinviabile – ha aggiunto Roberto Desini, capogruppo Sdl ed esponente Cd -. Non può più aumentare la richiesta di risorse per la sanità ma anzi deve diminuire”. A sollevare il problema delle situazione delle finanze regionali è, invece, il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd): “Oggi abbiamo quasi un miliardo di euro bloccato fra 680 milioni di accantonamenti per contribuire al risanamento del bilancio statale e 230 di riserve erariali che possiamo utilizzare per abbattere il debito pubblico – afferma -. Ora dobbiamo ridiscutere queste partite con il Governo perché se è vero che con il nuovo articolo 8 avevamo un differenziale positivo di quasi un miliardo, seppure pagandoci la Sanità e i Trasporti, oggi questa differenza è bruciata da queste due voci”. Dello stesso avviso anche il capogruppo Pd, Pietro Cocco, secondo il quale “si tratta di questioni da ridiscutere con il Governo, con il quale c’è un rapporto basato sulla lealtà”. Per Pierfranco Zanchetta, capogruppo Cps ed esponente Upc, “gli accantonamenti sono troppo alti e penalizzano la nostra capacità di azione. Quello che è certo e che senza un’azione efficace sugli accantonamenti e riserve erariali continueranno ad esserci stanziamenti insufficienti in molti settori, anche in ragione delle spese in più che dovremmo essere costretti ad affrontare, visto che diamo per scontato il risultato della riforma sanitaria, e che occorre ancora fare i conti con le società in house delle Province e le partecipate della Regione”.

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