La Zes, la Zona economica speciale, quella dove le aziende hanno diritto a sgravi fiscali – qui tutti i vantaggi su redditi e credito d’imposta – ha preso forma con il primo via libera alla realizzazione di un complesso produttivo.
Gestita dal commissario Aldo Cadau, il commercialista di Cagliari che ad agosto ha chiuso le pratiche burocratiche a tempo di record per attivare la Zes e quindi la fiscalità di vantaggio nell’Isola, il primo grande traguardo della Zona economica speciale prevede la realizzazione di un deposito di cereali a Santa Giusta, all’interno del Consorzio industriale di Oristano. E sarà solo il primo tassello di un più ampio programma operativo nel settore dell’agroindustriale: l’intervento complessivo prevede infatti la costruzione di un distretto tutto dedicato al settore alimentare.
Alla Zes sono soddisfatti e guardano subito al gioco di squadra. “Si tratta – è scritto in una nota – di un traguardo che nasce dalla virtuosa collaborazione e dialogo tra il commissario Cadau, l’Ufficio Suape dell’Unione dei Comuni dei Fenici, di cui è responsabile la dottoressa Antonella Lombardo, e lo Sportello unico delle attività produttive che fa capo alla Regione Sardegna“. Il passo a tre è bollato come “un’operazione resa possibile grazie alla perfetta “sincronia amministrativa”, visto che la Zes ha operato anche attraverso il proprio Sportello unico digitale, “a pochi giorni dalla sua attivazione”, segno che “snellire le procedure si può rendendo gli uffici pienamente efficienti”.
Per chiudere la pratica autorizzativa, con procedura unica, il commissario Cadau e la Zes hanno impiegato “sedici giorni dalla presentazione della domanda“, spiegano ancora dagli uffici della Zona economica speciale. La quale, tra le sue priorità, ha anche quello di seguire un processo amministrativo semplificato, “previsto dall’articolo 5 del decreto legislativo 91/2017”. Tradotto nella pratica significa “autorizzazioni in tempi rapidi e immediatezza nell’acquisizione dei pareri, delle intese e di tutti gli altri atti di assenso”.
Insomma una “vera e propria best practice per accompagnare e supportare le imprese, sempre con la regia del commissario straordinario della Zes e il costante sostegno della struttura che ha pure funzioni di consulenza”. Dice Cadau: “Con la Zona economica speciale si apre un percorso di modernizzazione burocratica capace di avviare nuovi meccanismi di crescita e sviluppo oltrepassando le note dinamiche di lentezza amministrativa. Un incentivo necessario per le aziende e per il loro rafforzamento nel tessuto territoriale sardo”.