A Cagliari la Tari continua a essere un salasso con un esborso che supera concorrenti di peso come Roma, Milano, Bologna e Venezia. Il dato è contenuto nelle tabelle diffuse dalla Uil che ha appena pubblicato il consueto studio sull’incidenza del balzello nei bilanci familiari.
Stando al report della sigla confederale, il caro-vita si fa sentire pure sulla spazzatura. La media nazionale è salita a 325 euro, ciò che di per sé è un aumento del 3,7 per cento. Ma Cagliari è addirittura a quota 395 euro. A Milano si pagano invece 338 euro; a Venezia e a Palermo 332; a Torino per 331; a Roma 314 euro; a Bologna 228 euro, a Firenze 194.
La Uil ha analizzato il valore della Tari nel 2022 e lo ha raffrontato all’anno precedente. Il balzello è stato esaminato nelle 107 città capoluogo. “In valori assoluti – spiega la segretaria confederale Ivana Veronese – le famiglie italiane hanno versato l’anno scorso 325 euro medi a fronte dei 313 euro pagati nel 2021. Erano 301 euro nel 2018″. Negli ultimi cinque anni, infatti, l’incremento medio nazionale è stato del 7,7 per cento.
Il costo maggiore si registra a Pisa con 519 euro; a Brindisi se ne versano 518, a Genova 489, a Benevento 481, a Messina 476, a Catania 475, a Siracusa 472, ad Agrigento 471, a Taranto 459, a Trapani 457. “Il campione utilizzato dallo studio del servizio ‘Lavoro, Coesione e Territorio’ ha elaborato i costi riferendosi a una famiglia composta da quattro componenti con una casa di 80 metri quadrati e un reddito Isee di 25mila euro“, sottolineano dalla Uil.
Tra le città meno costose, Belluno con 169 euro l’anno a famiglia. Seguono Novara 174 euro; Ascoli Piceno a 181 euro; Macerata a 182; a Pordenone a 186; Brescia a 187; Trento a 189; Firenze a 194; Vercelli a 197, Udine a 204 euro.