La decisione del Governo di Giorgia Meloni di tagliare la Naspi per la disoccupazione e altri sussidi come la Dis-Coll per dottorandi e assegnisti di ricerca, non piace a Federalberghi che attraverso Paolo Manca, presidente dell’associazione in Sardegna e numero due nazionale, frena.
“Un’eventuale riduzione della Naspi da parte del Governo – dice Manca – sarebbe un errore che porterebbe incertezza nel settore turistico-ricettivo, dove bisogna ragionare di più in termini di stabilità dell’occupazione per scongiurare che i professionisti, specie stagionali, fuggano verso altri lavori che gli garantiscono quel reddito annuale oggi assicurato dalla Naspi”. Manca, intervistato dall’Ansa, ha aggiunto: “Il problema non è quello di avere dei sussidi per gli stagionali, ma occorre ragionare nel senso di reddito annuale, una parte data dallo stipendio l’altra dalla Naspi. Ridurre quest’ultima – aggiunge l’albergatore – va nella direzione dell’incertezza”.
La Meloni lo ha sempre ripetuto anche in campagna elettorale, quando allungava la mannaia contro il reddito di cittadinanza perché non incentiva la ricerca del lavoro. Per la premier il ragionamento è identico anche sul fronte della Naspi: concederla per troppo tempo – sino a 24 mesi – non invoglia a trovare una nuova occupazione. L’anno scorso la sola Naspi è costata allo Stato 13 miliardi di euro.