I saldi invernali sono cominciati anche in Sardegna. L’assalto ai negozi, però, può attendere: a Cagliari, nelle strade dello shopping, da via Garibaldi a via Dante, c’era sì più movimento del solito ma non una corsa agli acquisti. Complice il fatto che la gran parte delle attività commerciali sta applicando il 20 per cento.
Invece sempre più persone aspettano i ribassi per fare gli affari, dal 50 per cento in su. Anche col rischio del dover rinunciare a un’ampia scelta. “L’aumento del costo delle materie prime – spiega il direttore di Confcommercio Sud Sardegna, Giuseppe Scura – sta preoccupando i negozianti che tuttavia nei ribassi credono per svuotare i magazzini”.
“Le previsioni ci dicono che tornano gli acquisti nelle botteghe di quartiere con maglieria, pantaloni, giacconi, scarpe e accessori che saranno sempre più l’oggetto dei desideri per via dei prezzi che non hanno subito aumenti, come invece in altri settori economici sui beni di prima necessità, travolti dell’inflazione”, dice ancora il direttore.
Le promozioni andranno avanti per due mesi. Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, in Sardegna il giro d’affari sarà di 62 milioni di euro, di cui la metà (pari appunto 32,8 milioni) nel Sud Sardegna. Lo shopping interesserà 292mila famiglie in tutta la regione con una spesa media di 212 euro, dato inferiore rispetto a quello nazionale che arriva a 304 euro. Ogni sardo, invece, dovrebbe fare acquisti per 94 euro, sempre secondo le stime della Confederazione.