“La Sardegna, anche davanti agli scenari più difficili, dal punto di vista socio-economico, dimostra ancora una volta una buona capacità di resilienza e una propensione verso la ripresa“. Così l’altro giorno il presidente Christian Solinas ha commentato il Rapporto Istat sulla situazione finanziaria nei diversi territori del Paese. Il governatore ha parlato di “Isola in salute, sostenuta nella sua vitalità dalle azioni messe in campo dal governo regionale che anche nel corso dell’anno preso in esame è riuscita a porre in essere i giusti correttivi e ad avviare un processo virtuoso”. Ma Cesare Moriconi, consigliere del Pd, ha svelato i motivi dei segni positivi letti dall’Istituto nazionale di statistica: “L’entusiastica nota stampa con cui il presidente Solinas festeggia l’aumento del Pil sardo ha dell’inverosimile, perché la crescita del 4,2 per cento rispetto alla media nazionale, non si riferisce a improbabili meriti dell’azione del governo regionale, ma è esplicitamente ascritta agli effetti del reddito di cittadinanza. Tant’è: in tutto il Meridione, laddove è più alta la percentuale dei percettori, risulta in aumento anche il Prodotto interno lordo”.
Solinas aveva usato toni trionfanti per raccontare l’Isola in ripresa alla vigilia di Natale. “Il Pil della Sardegna che torna ad aumentare dopo il crollo del 2020 e quello per singolo abitante tornato a livelli pre-Covid, sono la migliore testimonianza di una Sardegna che vuole risollevarsi. All’operosità di imprese e famiglie – ha proseguito il capo della Giunta – hanno fatto eco le misure messe in campo dalla Regione per sostenere l’economia in tutti i suoi aspetti e in ogni comparto. Dopo gli sforzi straordinari che durante la pandemia hanno consentito al sistema di reggere l’urto di una crisi senza precedenti, con la Regione Sardegna è quella che più di tutte ha investito risorse proprie per fronteggiare l’emergenza, si è arrivati al risultato fotografato dall’Istat”.
Moriconi è impietoso nello smascherare i veri motivi per cui l’Istat ha rilevato quel 4,2 per cento di crescita sarda. “Purtroppo – dice Moriconi – non c’è alcun primato sardo per la nostra Isola che, al contrario, conserva la sua posizione tra le ultime regioni nella classifica del Pil per abitante, passando dai 21.752 euro del 2019 ai 21.745 euro del 2021, con un incremento, il peggiore dato tra le regioni del Mezzogiorno, pari ad appena 20 euro, mentre per lo stesso periodo la Basilicata ha accresciuto il suo Prodotto interno lordo di 675 euro, la Puglia di 298 euro, la Campania di 184 euro, la Calabria di 78 euro e la Sicilia di 40 euro”.
Ancora il consigliere del Pd: Come si evince dal rapporto e a differenza di come sostiene il presidente, nel Mezzogiorno nessuna regione ha fatto peggio della Sardegna. Quel 4,2 per cento si ottiene solo per via del reddito di cittadinanza sommandosi alle misure di sostegno della pandemia. Tanto che su questo fronte la Basilicata ha fatto registrare un +4,9, la Puglia un +4,6, la Campania un +4,4. Ancora una volta – conclude Moriconi – il presidente Solinas, con lo scopo di illudere i sardi e restituire l’inverosimile immagine di una regione virtuosa e in salute, addirittura oltre la media del Paese, fotografa male la realtà e rappresenta in modo fuorviante i dati del Rapporto Istat sui conti economici territoriali attribuendosi improbabili progressi di crescita”.