Nasce il marchio Igp artigianato: “Sarà una opportunità per i prodotti sardi”

 Dal primo dicembre, con il nuovo regolamento Ue, anche le eccellenze dell’artigianato “Made in Sardegna” saranno ancora più tutelate e protette dal un nuovo marchio di qualità europeo “Indicazione geografica protetta”- un riconoscimento finora riservato ai soli prodotti agroalimentari- indispensabile anche contro le contraffazioni e falsificazioni dei prodotti. Un passo importante, e da percorrere, anche perchè ad oggi, fa sapere Confartigianato, sono soltanto due le imprese sarde che hanno depositato il disciplinare per il futuro riconoscimento. I temi sono stati affrontati nella tavola rotonda “Mani antiche e cuori moderni: l’artigianato da riscoprire”, organizzata ieri dal Comune di Ollastra, nell’Oristanese, nell’ambito delle iniziative della “Fiera di San Marco”. Anche le imprese artigiane sarde dell’artigianato artistico, tipico e tradizionale, avranno dunque l’opportunità di tutelare i propri prodotti e di veder riconosciuta la specificità valoriale delle lavorazioni, presentando una domanda di registrazione Igp. I tappeti di Sarule e i cestini di Castelsardo, le fedi di Fonni e la ceramica di Oristano o Assemini, i coltelli di Pattada e Arbus, le maschere in legno di Mamoiada, la selleria di Santu Lussurgiu, i tappeti e gli arazzi di Fonni, potranno accedere a questa nuova forma di protezione, valida in tutta l’Unione europea.

Il nuovo regolamento amplia lo storico sistema di tutela delle indicazioni geografiche, estendendolo per la prima volta a quei manufatti la cui qualità, reputazione o caratteristiche sono fortemente legati a un’origine geografica specifica.

 Per poter beneficiare della registrazione Igp, ricorda Confartigianato Sardegna, i prodotti dovranno rispettare tre requisiti fondamentali: essere originari di un luogo, una regione o un Paese specifico, possedere una qualità, reputazione o altra caratteristica essenzialmente attribuibile alla loro origine geografica, e prevedere che almeno una fase della produzione avvenga nella zona geografica delimitata.

“Artigianato e agricoltura sono due settori molto importanti e uniti dalla tradizione ma anche dalla voglia di innovare- spiega Osvaldo Congiu, sindaco di Ollastra-. Per questo siamo in attesa di conoscere in modo approfondito le direttive che regoleranno la legge per l’artigianato che ridarà energia a questo comparto”. Con questo nuovo strumento, rimarca Marco Franceschi, segretario di Confartigianato Oristano, “avremo, finalmente, un riconoscimento giuridico e commerciale delle competenze tradizionali e dell’identità culturale dei territori, che garantirà trasparenza e qualità ai consumatori. Contribuendo in modo concreto alla difesa del Made in Italy e Made in Sardegna”.

La nuova norma europea “è utile perché consentirebbe una chiara e inequivocabile identificazione dell’origine dei prodotti e delle lavorazioni- sottolinea il funzionario di Confartigianato Nuoro, Francesco Frau- perché il mondo cerca i prodotti fatti in Italia e in Sardegna. I consumatori sono disposti a pagare un ‘premium price’ pur di avere un prodotto fatto a regola d’arte”.

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