Altri quattro chilometri della nuova Olbia-Sassari a quattro corsie sono stati aperti al traffico. Ne dà notizia l’Anas, la spa nazionale delle stradale che annuncia contestualmente tutti i lavori che ancora mancano all’appello. I soldi li sta mettendo tutti la Regione.
I quattro chilometri aperti oggi fanno parte del lotto 2, compreso tra Ardara e Ozieri, uno dei più lunghi della nuova strada. In totale i chilometri sono 12, dall’11,800 al 24,200. I restanti ottomila metri, invece, sono ancora in costruzione: la fine dei lavori è prevista per l’ultima parte del 2023. “Il progetto – spiegano ancora dall’Anas – prevede la realizzazione di due svincoli: quello di Sant’Antioco di Bisarcio (Ozieri), dal quale si diramerà una bretella di collegamento con la strada provinciale 1 per il traffico diretto ad Ozieri, e lo svincolo di Chilivani. Sono previste 10 opere d’arte maggiori, di cui 8 tra ponti e viadotti (4 sull’asse principale e 4 sulla viabilità secondaria) e due cavalcavia (uno dei quali relativo agli svincoli).
Di questo elenco, gli interventi più rilevanti riguardano ill viadotto a tre luci sullo svincolo di Sant’Antioco di Bisarcio e i due ponti a due campate (di cui uno previsto sull’asta principale e l’altro sulla viabilità secondaria) sul Rio Badu Ruju, al chilometro 13,717″. Non è tutto: per quanto riguarda “le opere d’arte minori, sono previsti 4 sottopassi scatolari per la continuità della viabilità secondaria, 59 tombini idraulici e 8 attraversamenti faunistici. Il valore dell’opera è di 72 milioni di euro”.
La realizzazione della Sassari-Olbia a quattro corsie venne decisa dal governo di Silvio Berlusconi contestualmente alla celebrazione del G8 a La Maddalena, poi trasferito a L’Aquila per accednere i fari sul drammatico terremoto di aprile 2009. La strada sarda è stata progettata con procedura d’urgenza. Ma di anni ne sono passati già tredici.