Latte Arborea, la 3A compie 60 anni: un tuffo nel passato e sguardo al futuro

Da una cooperativa di allevatori nata nel 1956 fino ad arrivare all’esportazione oggi dei prodotti in Asia, nord Africa e Stati Uniti. Vecchie foto e immagini che fanno parte di una realtà industriale di un’azienda leader in Sardegna da 60 anni sono state mostrate in un video durato poco meno di 120 secondi proiettato nel corso di un convegno ’60 anni tutti sardi’ organizzato dalla cooperativa Arborea per ricordare una data, il 1956, con i principali interlocutori dell’azienda e presentare i progetti futuri.

Da allora la produzione è rimasta la stessa, ma l’evoluzione e novità sono cresciute. Infatti oggi la 3A di Arborea ha conquistato il quarto posto in Italia nella produzione del latte alimentare e “Cooperazione, innovazione, qualità dei prodotti e legame con il territorio”, in sintesi sono la ricetta secondo Gianfilippo Contu, presidente ‘Latte Arborea’ del successo che contraddistingue una cooperativa che ha fatto la storia della nostra Isola e che oggi è il principale polo produttivo del comparto lattiero-vaccino nel nostro territorio.

La storia. È nato tutto nel lontano 1956 quando un gruppo di allevatori sardi ha formato una cooperativa ‘ 3A Cooperativa Assegnatari Associati Arborea’, comprato un caseificio e prodotto il loro latte con lo scopo di provvedere alla vendita diretta dei prodotti ottenuti dalla lavorazione della materia prima conferita dalle aziende dei soci produttori. Nel corso degli anni sono nati allevamenti moderni insieme a coltivazioni finalizzate alla corretta alimentazione delle mucche da latte delle razze Frisona e Brown Swiss, segnando l’avvio di un vero e proprio fenomeno imprenditoriale che continua a crescere. Latte Arborea solo pochi anni fa ha voluto allargare la gamma delle proprie produzioni e per questo ha acquisito l’azienda lattiero casearia specializzata nel settore ovicaprino ‘Fattorie Girau’ includendo così le principali Dop lattiero-casearie della Sardegna, pecorino romano, pecorino sardo e fiore sardo e un’ampia gamma di prodotti di latte caprino unicamente realizzati nell’Isola con latte sardo.

I numeri. Oggi si contano 255 soci produttori titolari di aziende agricole dislocate in tutto il territorio sardo, ogni giorno conferiscono mediamente 550 mila litri di latte prodotti in allevamenti specializzati e selezionati che contano 50 mila capi di bovini, raccogliendo così il 90 per cento del latte di mucca prodotto nella nostra Isola per un volume annuo di 220 milioni di litri di latte. Lo stabilimento di Arborea, fondato nel 2000 ora occupa una superficie di 61 mila metri quadri e quello di San Gavino Monreale, nella provincia del Medio Campidano, conta oltre 15 mila metri quadri.

La crisi. Un fiore all’occhiello della Sardegna che ha importato un modello di sviluppo spesso difficile da attuare come la cooperazione. Ma nonostante la crescita produttiva, l’azienda sta attraversando il periodo più difficile dalla nascita della cooperativa dal punto di vista economico. “Il mercato del latte è un mercato estremamente volatile, ci sono prezzi che cambiano repentinamente da un anno all’altro” – ha spiegato Francesco Casula, direttore generale Latte Arborea, -“riguarda tutto il settore del latte a livello mondiale, ora si attraversa una fase in cui c’è una sovrapproduzione, ovvero la domanda non aumenta tanto quanto la produzione, per questo si creano delle eccedenze e il crollo dei prezzi”.

GUARDA L’INTERVISTA VIDEO al presidente Filippo Contu

Obiettivi. “L’impresa oggi tende a esportare l’immagine soprattutto all’Estero”, – ha spiegato il presidente Contu– “soprattutto nei territori asiatici, un punto focale su cui si dovrà lavorare nei prossimi decenni”. E in effetti negli anni sono stati esplorati nuovi orizzonti e percorsi chilometri ma senza lasciare il posto da cui l’azienda è partita. Infatti il latte Arborea oggi è commercializzato nel mercato asiatico e in quel del nord- Africa e Stati Uniti ed è pronto ad affacciarsi verso il mercato Estero insieme ad altre realtà territoriali. “Siamo pronti a dare una mano ad altre realtà quali ad esempio quelle ortofrutticole” – ha precisato Contu – “sarebbe il massimo riuscire a fare un pull di cooperativa che si presentano nel mercato estero”. Ma le ambizioni finiscono qui, infatti si progetta un impianto di produzione di biometano. “Nei prossimi mesi con il progetto di produzione di bio metano da fonti rinnovabil – ha aggiunto il presidente Contu – daremo evidenza di quanto una filiera lattiero-casearia possa generare esternalità positive per la società, migliorando l’ambiente e la qualità della vita delle persone”.

L’impegno della Regione. “Un esempio di cooperazione raro in Sardegna che ci rende ancora più orgogliosi”, ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Elisabetta Falchi, -“a livello di politica agricola stiamo attivando con il programma di sviluppo rurale bandi che danno grandi opportunità, strumenti per poter lavorare sul concetto di Brand, strumenti che devono sostenere il reddito delle imprese, di marketing commerciale e di ammodernamento dell’impresa più semplici e rapidi”.

Monica Magro

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