La Sardegna al Vinitaly 2023, cantine dell’Isola protagoniste: i successi che fanno storia

Il Vinitaly è una magnifica occasione. Esserci conferisce un valore aggiunto. E i migliaia di metri quadri del VeronaFiere sono davvero il luogo del confronto e dell’incontro tra le mille anime legate al vino. Una vetrina anche e soprattutto per chi lo produce e ha bisogno di venderlo e farlo conoscere. Qui convergono acquirenti da tutto il mondo, sempre attenti alle novità ma anche alla ricerca di conferme. Come annunciato alla vigilia, la Sardegna non è mancata nemmeno all’edizione 2023 del Vinitaly tra aziende storiche, sempre attente a innovare, e le nuove realtà del panorama vitivinicolo isolano, spesso emergenti e molto giovani.

Valeria Pilloni della Cantina Su’Entu di Sanluri

Delle 112 aziende sarde presenti, la maggior parte si potevano trovare nel mega padiglione della Regione Sardegna, il numero 8; altre invece hanno scelto percorsi e location proprie, secondo scelte dettate dalla loro vocazione e dalla specifica filosofia aziendale, come il caso delle undici cantine dell’associazione Mamoja, presenti al padiglione F del Micro Mega wine, ugualmente teatro di fitti calendari di eventi, una programmazione che ha corso ad armi pari con la promozione istituzionale.

“Il Vinitaly è la più grande vetrina sul mondo del vino e in ogni edizione ci rendiamo conto di quanto sia importante esserci, incontrare e tessere relazioni”, racconta dal suo stand Valeria Pilloni della Cantine Su’Entu di Sanluri, che proprio mentre parlava aveva accanto un importatore russo. “L’obiettivo – ha proseguito l’imprenditrice – è far crescere la voce export, oggi al 20 per cento della nostra produzione totale”.

Simone Bussu, Dg della Cantina Santa Maria La Palma di Alghero

Dal Medio Campidano ad Alghero il passo è breve: a pochi metri dallo stesso di Su’Entu, ma con lo stesso contagioso entusiasmo frutto anche di attente politiche di marketing, ecco la Cantina Santa Maria La Palma, nota per investire su qualità e innovazione con un brand sempre più internazionale e perfettamente abbinato al blasone della Riviera del Corallo. “Akènta Sub, il vino subacqueo della nostra cantina, è stato selezionato come Official Wine di Vinitaly and The City, il fuori salone di Vinitaly che ha aperto il 31 marzo per quattro giorni”, dice Simone Bussu, direttore generale della Cantina. “È la prima volta che un vino sardo ottiene un riconoscimento così importante, l’ennesimo lustro per l’intera produzione enologica dell’Isola”. Santa Maria La Palma viaggia al ritmo di 20 milioni di fatturato annuo, praticamente più che raddoppiati nell’ultimo triennio”.

Renzo Manca, fondatore dei Garagisti di Sorgono

Bella e da raccontare anche la storia dei Garagisti di Sorgono, tre produttori (Pietro Uras, Renzo Manca e Simone Murru) che si sono uniti dando il loro nome ai loro principali vini del Mandrolisai. “Come accaduto alle prime imprese della new economy, che nascevano in dei garage, anche la nostra ha seguito un percorso simile. Di certo la stessa base di partenza”, da cui il nome. “È una storia di identità e di territorio in cui vogliamo ancora credere e contribuire a far crescere”, ha detto Renzo Manca. “Per ora – prosegue l’imprenditore – ci abbiamo messo la voglia di fare e faccia”. Letteralmente, visto che le etichette ritraggono i loro visi). E siccome gli esempi virtuosi ne portano sempre altri, a Sorgono i Garagisti hanno dato la stura ad altre attività vitivinicole che a breve si uniranno in un consorzio. “Siamo qua dal nostro primo anno di vita, il 2015 – conclude Manca -: il Vinitaly ci ha sempre portato bene. Vediamo i risultati e continueremo ad esserci. C’è una bella vitalità che fa bene al nostro settore e all’economia in genere”.

Gavino Fresu

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