Cambia l’assetto societario di Quaestio Holding Sa. Nei giorni scorsi sono stati sottoscritti gli accordi vincolanti che porteranno all’ingresso di nuovi soci e ad una redistribuzione delle quote azionarie. Gli accordi, come da regolamento, sono ora in attesa dell’autorizzazione da parte della Banca d’Italia.
Al termine dei processi autorizzativi, la composizione dell’azionariato di Quaestio Holding Sa, società lussemburghese proprietaria del 100% di Quaestio Capital Sgr spa, vedrà alcuni cambiamenti. L’attuale azionista di maggioranza relativa, DeA Capital spa, che controlla il 38,82% di Quaestio Holding Sa, venderà per intero la propria partecipazione: Fondazione Cariplo ne rileverà il 7,98%, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì il 6,84%, Fondazione Cariparma il 12% e Fondazione di Sardegna il 12%. Queste due ultime entreranno quindi per la prima volta nella compagine.
Con una operazione coordinata e parallela, Direzione generale opere don Bosco, attuale azionista di minoranza di Quaestio Holding Sa, con una quota del 11,98%, venderà per intero la propria partecipazione, a Fondazione Cariplo per l’1,98% e a Fondazione Sparkasse di Bolzano per il 10%. Anche quest’ultima entrerà per la prima volta nell’azionariato. Il nuovo assetto vedrà quindi: Fondazione Cariplo con una partecipazione al 43,98%; Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì al 12,02%; Fondazione di Sardegna al 12%; Fondazione Cariparma al 12%; Cassa Italiana della Previdenza ed Assistenza Geometri al 10%; Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano (Sparkasse) al 10%.
Al nuovo assetto farà seguito una nuova strategia, che collocherà ancora più al centro i servizi nati per rispondere alle esigenze di fondazioni ed enti previdenziali, clienti storici di Quaestio, che vanno dalla gestione di veicoli dedicati, alla proposta di strategie di investimento coerenti con i loro obiettivi di rendimento di lungo termine, di contenimento dei rischi e di attenzione per le problematiche ambientali, sociali e di governance, nonché di diversificazione in termini settoriali, geografici, di strumenti finanziari e di gestori, aspetti centrali non solo per gli investitori istituzionali ma anche per i family office. Continua infine anche la collaborazione con DeA Capital, in considerazione della qualità dei prodotti e dei servizi offerti nel campo degli strumenti illiquidi.
“Siamo soddisfatti di entrare a far parte di un soggetto che rappresenta un modello in termini di competenze ed esperienze per il mondo delle fondazioni di origine bancaria. Per noi si tratta di un ulteriore passo evolutivo nella gestione professionale del nostro patrimonio, già avviata da tempo, in un’ottica di condivisione con soggetti a noi affini e con l’obiettivo di una crescita del patrimonio nel lungo periodo, al fine di garantire la nostra capacità filantropica e la diversificazione delle fonti di reddito”, ha affermato Giacomo Spissu, presidente della Fondazione di Sardegna.