La civiltà nuragica e lo sviluppo economico: “Quel patrimonio incide sul Pil dell’Isola”

Il patrimonio nuragico nasconde un potenziale inespresso di sviluppo economico per la Sardegna, con evidenti ricadute sul Pil, quantificate per la prima volta, e sulle prospettive future di sviluppo dell’Isola.  Il brand Sardegna legato alla civiltà nuragica è stato infatti oggetto di due case study sulle potenzialità di sviluppo dell’Isola che saranno presentate sabato 14 ottobre a Cagliari. L’Associazione Sardegna verso l’Unesco, con la partecipazione della società “Oc&c strategy consultant”, una delle maggiori realtà mondiali di consulenza direzionale specializzate nel turismo e di “Eumetra”, società italiana leader nelle ricerche sociali e di mercato, che hanno curato la stesura del report, sarà infatti protagonista, sabato prossimo, di un grande evento di studio e approfondimento sul tema. 

L’Oc&c ha infatti realizzato uno studio che, partendo dall’attuale livello di conoscenza e fruizione del patrimonio nuragico, indica le ricadute sull’immagine della Sardegna e del suo Pil che deriverebbero da adeguati investimenti strategici.  L’analisi del “caso Sardegna” è completata dal lavoro di Eumetra, che ha svolto un’indagine sul livello di conoscenza e di percezione della Civiltà nuragica, al di fuori della Sardegna.  Il risultato dei due innovativi lavori sarà presentato a Cagliari il 14 ottobre alle ore 10.00 (Manifattura Tabacchi), nel corso di una giornata a cui interverranno testimonial di prestigio del mondo economico finanziario, del marketing e del turismo. 

Dopo gli interventi introduttivi del presidente di Sardegna verso Unesco, Pierpaolo Vargiu, e del presidente della Fondazione di Sardegna, Giacomo Spissu, ci sarà dunque la presentazione dello studio Oc&c da parte del senior partner della sede italiana, Luca Bettale, e dei partner che hanno realizzando il lavoro, Anna Mirenda, Simona Dossena e Matteo Croci, mentre a presentare lo studio Eumetra sarà il presidente Ludovico Mannheimer.  Spazio alla conoscenza, al dibattito e al confronto con la tavola rotonda che vedrà la partecipazione di una serie di esperti tra cui Maurizia Angelo Commeno, vicepresidente del Consiglio di amministrazione di Mediobanca; Francesco Bandarin, già direttore generale per la cultura dell’Unesco; Gianfilippo Cuneo, già responsabile in Italia di due delle principali società mondiali di consulenza direzionale: McKinsey e Bain; Ferruccio De Bortoli, già direttore del Corriere della Sera e del Sole 24 Ore (attualmente: presidente della Fondazione Rizzoli e della Vidas); Guido Venturini, già direttore generale del Touring Club Italiano (attualmente, segretario della Venice Foundation). A moderare i lavori sarà la giornalista del Tgr Rai, Flavia Corda.

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