Sala gremita di investitori giapponesi e grande attenzione per l’iniziativa “Invest in Sardinia”. Nella quinta giornata della Settimana della Sardegna all’Expo 2025 di Osaka il focus è stato sull’attrazione degli investimenti. Organizzata in collaborazione con il ministero delle Imprese e Made in Italy (Mimit) e il Centro regionale di programmazione (Crp), la conferenza è stata introdotta dal vicepresidente Giuseppe Meloni: “Eventi come questo sono di rilevanza strategica per lo sviluppo della Regione e ci consentono di far conoscere tutte le potenzialità del nostro territorio. Raccontiamo una Sardegna che guarda al futuro, che punta su sostenibilità e innovazione quali leve per attrarre investimenti e generare valore condiviso. Il Crp svolge un ruolo chiave in questo processo, attuando una programmazione integrata e mirata all’attrazione degli investimenti – ha proseguito l’assessore del Bilancio e Programmazione economica –. Siamo qui per offrire opportunità concrete ma anche per ascoltare gli investitori giapponesi. Vogliamo costruire relazioni autentiche capaci di trasformarsi in collaborazione, occupazione, innovazione”, ha concluso Meloni.
Dopo l’intervento del responsabile dell’Unità di missione attrazione e sblocco investimenti del Mimit Giovanni Savini, è toccato a Luca Spissu, componente del gruppo di lavoro per l’attrazione degli investimenti del Crp, illustrare “l’ecosistema Sardegna fatto di tre aeroporti e quattro porti e di una grande disponibilità di aree su tutto il territorio, la connessione digitale data dalla rete Terabit e la nuova Scuola internazionale di Olbia per le famiglie degli investitori, senza dimenticare gli incentivi della Zes (zona economica speciale) unica del Sud Italia, di cui la Sardegna fa parte, che prevede un credito di imposta fino al 50%, un percorso di autorizzazioni burocratiche molto snello e gli oltre 520 milioni di fondi europei a partire dal Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) per la competitività e l’innovazione che danno grandi vantaggi a chi vuole portare le proprie attività nella nostra Isola”.
Maurizio Battelli ha invece illustrato la “Cagliari Free zone”, “la seconda area industriale in Italia di 90 ettari, di cui 30 pronti alla delimitazione, con 1.600 metri di banchina nel porto e cinque attracchi specializzati dove operano già 420 imprese” che rappresentano “un hub nel cuore del Mediterraneo”. La zona franca doganale permanente consente alle aziende giapponesi che puntano sull’export extra Ue (Svizzera e Regno Unito, Medioriente e Nord Africa) di abbattere “la tassazione fino a 2 milioni di euro”, ha sottolineato Battelli. Molti gli investitori che al termine della conferenza hanno preso contatti con il Crp e il Mimit per avere informazioni personalizzate sui loro piani di investimento.