Continuità territoriale, la Uil contro l’ad di Ryanair: “L’Isola non è terra di conquista”

“Ryanair lasci perdere la continuità territoriale e si dedichi a quello che sa fare benissimo: trasportare passeggeri per un target del mercato di riferimento, quello delle low cost. Ma non metta in discussione quanto i sardi hanno conquistato con la continuità territoriale”. Lo afferma il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna, William Zonca, in merito alle recenti dichiarazioni del ceo di Ryanair, Eddie Wilson, alla continuità territoriale aerea.

“La Sardegna non è una terra di conquista e non rinuncerà a quanto  ottenuto in questi anni con la continuità territoriale – afferma Zonca –. Bisognerebbe spiegare al ceo di Ryanair cosa significa la continuità territoriale per i sardi: ovvero biglietti regolamentati e condizioni particolari come le possibilità di rimborso totale, cambio di data o ora, bagaglio compreso. Tutti servizi  che Ryanair eroga a pagamento.  Inoltre, bisognerebbe spiegargli cosa deve garantire la continuità territoriale: trasporto di barellati, di personale delle forze dell’ordine armato, trasporto animali in stiva e in cabina, del materiale radioattivo. Vorremmo capire – aggiunge il sindacalista – come Ryanair che non prevede questi servizi possa essere inserita in un regime di continuità territoriale. E saremmo anche curiosi di sapere  quali sono gli accordi commerciali  che Ryanair  ha con i gestori degli aeroporti sardi”.

“La Sardegna non si può permettere di stare sotto il dominio di un unico vettore – prosegue Zonca -. Durante il Covid solo una compagnia  ha volato in Italia garantendo i collegamenti e di certo non è stata Ryanair che si è limitata a bloccare gli aeromobili”. Secondo la Uiltrasporti, Ryanair dovrebbe preoccuparsi innanzitutto  di  rendere più sereno il clima aziendale, garantendo condizioni di lavoro migliorative. “Ryanair copre un ruolo essenziale per l’economia della Sardegna.  Riteniamo che debba continuare a tenere il suo target di passeggeri e anche espandersi, ma senza mettere in discussione quanto da noi oggi conquistato. Lasci perdere la continuità territoriale  e si dedichi a quello che sa fare benissimo: trasportare passeggeri per un target del mercato di  suo riferimento,  quello delle low cost”.

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