Sicurezza sul lavoro, sanità e transizione industriale sono i nodi critici prioritari sui quali investire risorse in vista dell’assestamento e, più in generale, del bilancio della Regione, secondo la Cgil che oggi ha incontrato l’assessore regionale alla Programmazione Giuseppe Meloni. “Apprezziamo l’apertura di un dialogo preventivo”, ha detto il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante, sottolineando l’importanza di un confronto costruttivo con l’obiettivo di indirizzare le azioni verso la risoluzione di questioni annose, con un approccio sia destinato alle emergenze che di prospettiva.
In particolare, il segretario Cgil, insieme alla segreteria, ha ricordato l’impegno fissato nel Patto di Buggerru, firmato dalla Presidenza della Regione lo scorso 4 settembre: la destinazione di 30 milioni di euro in tre anni per mettere in campo una serie di azioni, dalla sensibilizzazione e formazione fino al potenziamento dei controlli, per affrontare il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e degli incidenti anche mortali, che continuano a crescere e che, proprio ieri, hanno segnato un altro drammatico caso con la morte dell’imprenditore Pietro Bua nella cava di Buddusò.
Sul fronte industriale, oltre a segnalare la necessità di un tavolo interassessoriale con gli assessorati alla Programmazione, Industria e Lavoro per affrontare la crisi delle aree industriali con un respiro più ampio, la Cgil ha ricordato la necessità di aprire un focus sugli ammortizzatori sociali per tamponare l’emergenza e affrontare la fase di transizione. A questo proposito, il segretario Durante ha rilanciato la richiesta di costituire un’Agenzia per la transizione industriale e di un apposito Fondo per supportare le azioni di formazione e riqualificazione professionale, con un piano finalizzato all’attuazione di un progetto complessivo di rilancio delle produzioni, che va definito guardando alle innovazioni e alle transizioni in atto.
Sulla sanità, la Cgil ha rilanciato l’urgenza di un piano straordinario di assunzioni e la previsione di un adeguamento dei posti letto agli standard nazionali, oltre a segnalare la necessità di investire, in una regione dove la popolazione invecchia, sulle residenze per anziani e su un fondo destinato ai Comuni per la gestione dei servizi socio-assistenziali.
In chiusura, il segretario Cgil ha anche sollecitato l’assessore su un ragionamento che porti alla sperimentazione in Sardegna della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, che si potrebbe realizzare, sulla scia di esperienze simili in altre aree d’Europa, nelle aziende disponibili, anche con il supporto di specifiche misure regionali di incentivazione.