“Ottana è un luogo simbolo della Sardegna, per tanti aspetti. Perché ospita una dei gioielli del romanico, la chiesa di San Nicola di Mira, perché ha uno dei carnevali e delle maschere tradizionali più apprezzate e conosciute ma anche perché è il simbolo del fallimento dell’industrializzazione. Assieme a questa chimera che ha illuso un’isola intera, è fallito – fortunatamente – anche il tentativo di sradicare i sardi dalle proprie tradizioni”. Così si legge nella pagina Facebook di A Bolu, il docufilm di Karel film production & comunication dedicato al canto a tenore. Gian Marco Serra, boghe (voce) del ‘Tenore Santa Maria Ottana’ era operaio e figlio di operai e può essere considerato un simbolo di questa resistenza, emblema della forza delle nostre radici.
Insieme a Gian Marco Serra, nel video proposto, ecco Giovanni Zedde (bassu), Andrea Pittalis (contra) e Simone Carta (mesu boghe). “Sono quattro giovani – sono nati tutti tra il 1982 e il 1989 – che hanno iniziato a cantare molto presto. Si sono uniti nel 2006, quando il più piccolo di loro aveva solo 17 anni, in occasione della festa dell’Assunta e da allora non si sono più fermati. Dimostrano che a Ottana il canto a tenore dimostra vivacità rinnovandosi nella tradizione, cantando la società attuale”. Il “Tenore Santa Maria’ è uno dei gruppi di A Bolu.
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