È arrivato quattro giorni fa a Madrid, ‘imprigionato’ in una gabbia, ogni suo elemento protetto da materiale soffici per attutire eventuali colpi, mentre sensori verificavano anche la temperatura e l’umidità. E’ rimasto chiuso in un involucro, una specie di cassa, nascosto da tutti per quattro giorni e oggi mostrerà anche agli spagnoli la sua bellezza.
Sarà scoperto oggi e messo in mostra al Museo Archeologico Nazionale (Man), il ‘Pugilatore’, uno dei colossi di Mont’e Prama, arrivato in Spagna da Cabras con un trasporto speciale quattro giorni fa. Il gigante, grazie alla collaborazione dell’Ambasciata d’Italia in Spagna, della Fondazione Mont’e Prama e dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid. “Manneddu” sarà in mostra da oggi e fino al 12 gennaio prossimo.
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L’arrivo di ‘Manneddu’ nella capitale iberica sarà l’occasione, per il pubblico spagnolo, di conoscere la cultura e il patrimonio artistico sardo, i risultati della ricerca nel complesso archeologico, e di approfondire sinergie tra istituzioni che conservano, restaurano e diffondono il patrimonio culturale, e fra ricercatori e archeologi italiani e spagnoli. Con questi obiettivi, l’esposizione sarà accompagnata da un convegno scientifico su ‘Spagna, Sardegna e Mondo Egeo nel Mediterraneo antico’, il 17 e il 18 settembre, nel Salon de Actos del Man, con la partecipazione di esperti italiani e spagnoli.
Oggi dopo i saluti di benvenuto della direttrice del Museo Archeologico Nazionale, Isabel Izquierdo Paraile; di autorità del ministero spagnolo di Cultura, dell’ambasciatore d’Italia in Spagna, Giuseppe Buccino Grimaldi, del presidente della Fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni. e della direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, Maria Luisa Pappalardo, la prima sessione dei lavori. Sarà coordinata dal direttore scientifico della Fondazione Mont’e Prama, Giorgio Murru, e prevede due conferenze su ‘La civiltà nuragica di Sardegna, storia e monumenti fra i secoli XVIII e X a.C.’, a cura di Riccardo Cicilloni, professore di Preistoria e Protostoria dell’università di Cagliari. E su ‘Gli eroi di Mont’e Prama’ a cura di Raimondo Zucca, professore del dipartimento di Storia, Umanistica ed Educazione dell’Uniss. Interverrà come invitato d’onore Carlo Tronchetti, già direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e autore degli scavi del 1977-1979 nel giacimento di Mont’e Prama.
Domani, la seconda sessione coordinata da Alicia Rodero, del dipartimento di Protostoria del Man, con conferenze su ‘Relazioni, scambi e commerci fra l’Egeo e il Mediterraneo occidentale nell’Età del bronzo e il principio dell’Età del Ferro’, a cura di Massimo Cultraro, direttore di ricerche del Cnr-Ispc; e su ‘Vivendo sull’isola di giganti. La cultura Talaiotica delle isole Baleari’, a cura di Manuel Calvo, cattedratico di preistoria dell’Università delle Baleari. In chiusura, Teresa Chapa, cattedratica emerita di Preistoria dell’Università Complutense, parlerà de ‘La nascita della scultura in pietra come espressione dell’identità iberica’.