Suoni elettronici che si fondono con le note del pianoforte e con la melodia del siciliano, ritmiche che trasportano in un viaggio nel Mediterraneo, che dalla Sicilia portano in Sardegna e poi continuano a navigare alla ricerca di nuovi approdi.
L’ultima tappa del Boghes e Cordas, World Strings Festival ieri sera il BFlat Jazz Club in via del Pozzetto a Cagliari è stato come scartare un regalo anticipato di Natale, un omaggio musicale incredibile quello regalato dall’esibizione di Ivan Segreto con “La Biddizza è suvrana” produzione originale Insulae Lab che con questo concerto apre la collaborazione con il festival. Il Bflat Jazz Club si è confermato un luogo magico per la musica, un palcoscenico che in questi anni ha ospitato artisti unici nel panorama internazionale e che anche in questa occasione, per il doppio appuntamento previsto per il Boghes e Cordas, World Strings Festival, si è rivelato luogo e partner fondamentale.
“La Biddizza è Suvrana” (La bellezza è sovrana) di Ivan segreto è un “progetto che nasce dal tentativo di sottolineare come, anche di fronte alle continue brutture, storture e disarmonie del nostro tempo, uno sguardo presente, rivolto al nostro misterioso mare, può farci sentire pieni e parte di qualcosa di più grande e armonioso”, ha spiegato l’autore durante il concerto. Un progetto di musica originale, pensata e scritta per Insulaelab.
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Con l’esibizione di ieri sera si è chiusa la prima edizione del festival internazionale Boghes e Cordas nato con l’intenzione di diventare “punto di riferimento all’interno dei festival di world music – hanno spiegato Raoul Moretti e Beppe Dettori al momento della presentazione – dedicandosi specificatamente agli strumenti a corde (pizzicate, strofinate, percosse) ed alle voci, anch’esse corde vibranti”. Nasce quindi dalla loro idea come proiezione della loro visione musicale. “Con la consapevolezza del proprio passato, con cuore appassionato nel presente ma con occhi al futuro il festival crede nel dinamismo che scaturisce dall’incontro, dalla conoscenza reciproca e dalla contaminazione e che nella musica trova il suo mezzo espressivo e propositivo”.
La performance di Ivan segreto di ieri sera è stata la conferma di questa visione. Dopo i primi brani dedicati al progetto di Insulaelab, l’artista siciliano ha regalato al pubblico alcuni brani del suo repertorio creando, canzone dopo canzone, nota dopo nota complicità e intimità con il pubblico. La sua voce, la metrica delle sue parole e la sua musica hanno abbracciato gli spettatori, l’abbraccio di un amico che sul palco si è emozionato e ha saputo emozionare. (ma.sc.)