Un suggestivo itinerario sonoro che spazia dai canti tzigani dell’Est Europa – in particolare dell’ex Jugoslavia e della Romania – alle sorgenti della cultura romanì, ancora vive presso alcune tribù dell’India, alle melodie e i ritmi della musica popolare del Brasile e dell’Argentina, di Cuba e del Messico, agli echi dell’Isola con pezzi antichi e moderni scritti in limba.
Valentina Casula, in tournée nell’Isola sotto le insegne del Jazz Club Nertwork firmato CeDACed, è la protagonista domenica 24 aprile alle 16 al Nuraghe Santa Barbara di Villanova Truschedu (evento organizzato con il patrocinio del Comune, impegnato nella promozione e nella valorizzazione del territorio) e lunedì 25 aprile alle 21.30 al Jazzino di Cagliari. L’artista oristanese, parigina d’adozione, alla testa del suo Trio – che schiera Jean Luc Roumier alla chitarra e Nicola Cossu al contrabbasso – proporrà un “viaggio intorno al mondo” con un’antologia di canzoni originali – ispirate al folklore – e di brani tradizionali reinterpretati in chiave jazzistica.
Il racconto
«La Sardegna è il fulcro, il punto di partenza: la mia voglia di esplorare le musiche del mondo è venuta dalla nostalgia dei suoni e delle voci della mia terra, quando mi sono trasferita a Parigi. Così ho iniziato a viaggiare, a incontrare artisti di diversa provenienza, custodi e interpreti della musica tradizionale: per diversi anni ho suonato con un gruppo di musicisti tzigani, con loro son andata in Rajasthan, alla scoperta delle radici della loro cultura, e la mia ricerca mi ha portato a studiare le diverse modalità del canto e dell’espressione vocale». Per l’artista: «L’idea del viaggio – reale e immaginario – è legata alla conoscenza, e la musica è uno strumento straordinario attraverso cui cercare di capire l’anima di un popolo, comprenderne la storia e la cultura».
Un’arte senza confini – capace di parlare al cuore degli ascoltatori di ogni latitudine, di sedurre e suscitare emozioni: Valentina Casula, cantante, musicista e compositrice, nata sull’Isola al centro del Mediterraneo, ha scelto il canto per dar forma ai propri pensieri, alle proprie sensazioni e intuizioni, attingendo al vastissimo repertorio del folklore per tradurlo in una cifra più prossima allo spirito del jazz. L’artista oristanese ha iniziato il suo percorso musicale con gli studi classici di oboe, canto e direzione corale, per poi avvicinarsi al jazz, perfezionandosi in canto, sassofono e composizione all’University of Massachusetts negli Stati Uniti.
La scelta di Parigi
Trasferitasi a Parigi all’inizio degli Anni Novanta, e affermatasi come cantante poliedrica, tra note improvvisare e world music, docente al CIM (una delle più prestigiose scuole europee di musica jazz e contemporanea), Valentina Casula ha parallelamente portato avanti una carriera in ambito teatrale come autrice di musiche di scena, direttrice musicale e coreografa, collaborando con le compagnie Ecla Thêatre La NumericCie, La Toscana, Est en Ouest , Le Grenier de Babouchka.
Il suo primo album, un omaggio a Chet Baker, segna l’inizio di una personale ricerca sulle musiche del Mediterraneo, da cui nascono collaborazioni con artisti come Alain Jean Marie, Gilles Naturel, Philippe Soirat, Giovanni Mirabassi, Paolo Fresu, Olivier Hutman, Kristof Bacso e altri nomi di spicco della scena jazzistica internazionale. Il suo interesse per il folklore e per la ricchezza e varietà delle lingue del mondo la spinge a partecipare a progetti come Babeleyes, promosso e sostenuto dall’Unesco in favore della conservazione delle lingue minoritarie e in via di estinzione; leader, arrangiatrice e compositrice di Click Here – da cui son nati anche due albums – è protagonista con il Dj Click e i virtuosi della musica tzigana rumena ed indiana in importanti Festivals europei. Nel 2012 riceve a Siligo il Premio “Maria Carta”.
Affascinata dai segreti della vocalità e dalle diverse forme del canto, Valentina Casula continua ad indagare le tradizioni dei diversi popoli del mondo: con il chitarrista francese Jean Luc Roumier ed il contrabbassista sardo Nicola Cossu, porta avanti un progetto dedicato alla musica popolare, riletta con sensibilità contemporanea e spiccatamente jazzistica, tra trascrizioni, rielaborazioni e canzoni originali. Il duplice appuntamento nell’Isola anticipa l’uscita del prossimo album: un’antologia di melodie antiche e moderne, dalla metà del XIX secolo agli Anni Cinquanta del XX secolo, tra canti tzigani e raffinate poesie in musica, come la celebre “Alfonsina y el mar” di Ariel Ramírez, su testo di Felix Luna, che ricorda la poetessa Alfonsina Storni.
Valentina Casula Trio
Valentina Casula (voce)
Jean Luc Roumier (chitarra)
Nicola Cossu (contrabbasso)
Ingresso al Jazzino: 10 Euro
Per prenotare, 070 8571621 o invia SMS / WhatsApp al 3914603924 .
Il concerto inizia alle 21:45.