Utensili per costruire i nuraghi, a Gergei un laboratorio di archeologia sperimentale

Come realizzavano i nostri antenati gli utensili per la costruzione dei nuraghi? Quali tecniche utilizzavano? Nel contesto del progetto Nuraghe, l’associazione culturale Perdas Novas, dopo l’esperienza dello scorso novembre che ha visto per la prima volta le operazioni in Sardegna di movimentazione a traino di un menhir e la fase del suo innalzamento con metodi arcaici, propone altre due tappe laboratoriali nel cantiere di archeologia sperimentale e antropologico a Gergei nell’agriturismo Is Perdas sede del cantiere archeo-nuragico. Il 18 maggio, dalle 11.00 alle 19.00, verrà proposto il laboratorio archeo-esperimentale, gratuito e aperto al pubblico, che tratta il processo di forgiatura dei metalli utilizzato dall’antica civiltà sarda per creare attrezzi e utensili impiegati nella costruzione dei nuraghi.

Con il maestro Carmine Piras, scultore affermato in tutta Europa, padre della scultura su ossidiana e fondatore del Museo dell’ossidiana di Pau, specializzato con il suo laboratorio da oltre 40 anni nella ricerca e sperimentazione archeologica, le cui produzioni sono fedeli a quelle preistoriche realizzate usando gli strumenti antichi e le tecniche utilizzate dai nostri padri, si potrà fare un salto indietro di 3.600 anni e assistere al complesso processo delle tecniche di fusione che gli antichi costruttori utilizzavano per la realizzazione degli utensili d’uso nuragici, utili per lavorare le pietre, il legno, ecc. Tra le diverse tecniche millenarie verrà evidenziata quella della “fusione a staffa” per la realizzazione di manufatti di bronzo come spada, ascia e scalpello. Manufatti metallici riscontrabili attraverso le testimonianze dei reperti rinvenuti e che oggi rivivono grazie alla conoscenza tecnica e pratica, al “mestiere” e alla straordinaria esperienza di Piras (originario di Tadasuni, residente a Oristano) e dei suoi storici collaboratori e maestri, esperti di fusione dei metalli, Armando Muggiri (originario di Nurri, residente a Serramanna) e Augusto Masia (Cagliari). Interverranno Piras, Muggiri e Masia, i fratelli Simone e Claudio Ollanu, Angelo Saba – progetto Perdas Novas. La partecipazione al laboratorio “La fusione dei metalli” di sabato 18 maggio è aperta al pubblico e gratuita.

Il giorno prima invece, in occasione della seconda parte dell’evento “Collaborazioni creative 2024” sul tema della sinergia e della contaminazione tra architettura, archeologia e astronomia organizzato dalle socie di Aidia (Associazione italiana donne Ingegneri e architetti) in collaborazione con l’associazione “La Sardegna verso l’Unesco”, che dopo la prima tappa della mattina a Barumini proseguirà nel pomeriggio a Is Perdas (Gergei), si terrà il laboratorio promosso e organizzato da Perdas Novas “Dalla pianta alla corda” sempre nel cantiere di archeologia sperimentale: un momento importante inerente la realizzazione del processo arcaico dell’intreccio della struttura della corda. Partendo dalle tipologie di erbe e piante, fino alla raccolta e alle successive lavorazioni verrà mostrato alle ospiti Aidia l’intricato processo di realizzazione con i metodi antichi delle corde, utili nel processo di costruzione dei nuraghi e non solo, inserito nel contesto del “Progetto Nuraghe” che verrà introdotto alle partecipanti dall’architetta Beatrice Auguadro di Perdas Novas.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share