La scuola di Architettura del dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura dell’Università di Cagliari è presente con due proposte alla 19^ Mostra Internazionale d’Architettura in corso a Venezia fino al 23 novembre.
Le due proposte sono state inserite nell’ambito di TerræAquæ. L’Italia e l’intelligenza del mare, il progetto espositivo del Padiglione Italia promosso dalla Direzione generale creatività contemporanea del ministero della Cultura e curato dall’architetto Guendalina Salimei.
La prima proposta, intitolata Campi d’acqua, è un intervento elaborato dai professori Giovanni Battista Cocco e Adriano Dessì con la collaborazione degli architetti Gabriele Sanna e Silvia Ledda. Mira alla riqualificazione architettonica e paesaggistica nella parte orientale (Molentargius) e nella parte occidentale (Santa Gilla) di Cagliari attraverso la mediazione di sottili lembi di terra, capaci di descrivere la fragilità del rapporto tra le forme dell’acqua e le forme della terra.
La seconda proposta, dal titolo Costa analoga, è una sintesi di ricerche avanzata dai professori Giovanni Battista Cocco e Giorgio Peghin con gli architetti Andrea Manca e Andrea Cadelano. Affronta le attività d’investigazione sugli ambiti costieri, con particolare riguardo al riuso dei contesti minerari, delle borgate marine, e della lettura dei valori relativi alle case d’autore in Sardegna.
“Le due proposte che si sono guadagnate la visibilità alla 19^ Mostra internazionale d’Architettura di Venezia – sottolinea Giovanni Battista Cocco – attestano l’alto profilo delle ricerche che la Scuola di Architettura di Cagliari ha oramai raggiunto nel panorama internazionale degli studi e degli interventi progettuali.”