Una canzone ricorda Pietrina Mastrone, vittima di femminicidio a Oliena. La sua poesia diventa musica grazie a una band di Villacidro

di Andrea Tramonte

Pietrina Mastrone è stata uccisa la notte tra il 14 e 15 ottobre del 2007 perché non ha voluto cedere alla violenza sessuale da parte dei suoi carnefici. L’ex maestra elementare di Oliena, 41enne, ha resistito finché ha potuto: poi è stata gettata dentro il pozzo di Manasuddas. Ancora viva. Per questo delitto atroce – e per un altro omicidio con modalità analoghe scoperto dieci giorni dopo, quello di Tiziano Cocco, 33enne camionista di Samassi trovato insieme a lei nello stesso pozzo – due persone sono state condannate all’ergastolo nel processo-bis che si è chiuso nel 2016, Mario Deiana e Bastiano Pompita, e un terzo, Mauro Fele, in un processo distinto qualche anno prima. Il 13 agosto, nove giorni fa, sarebbe stato il compleanno di Pietrina e un cantautore di Villacidro ha voluto ricordarla con una canzone registrata insieme alla sua band, i Golden Birdies. The bad times are gone, “I tempi duri sono finiti”, è la traduzione di una poesia scritta proprio dalla vittima del femminicidio di Oliena. Parole di speranza che risultano ancora più dolorose alla luce della sua fine.

“Ho vissuto la vicenda in diretta – racconta Mauro Vacca, il cantautore noto anche con il nome di Vanvera -. All’epoca ero collega di Tiziano e ho vissuto anche io quei momenti, quando non si avevano più sue notizie, non sapevamo che fine avesse fatto. C’erano diverse ipotesi ma nessuna raggiungeva la drammaticità di quello che poi siamo venuti a sapere. La tragedia sua e di Pietrina mi aveva toccato moltissimo”. La canzone nasce originariamente nel 2010, dopo aver letto un articolo che ricostruiva la storia di Martone, “quello che sarebbe potuta essere e non è potuta essere”. “C’erano riportati anche frammenti di diario, poesie. I tempi duri sono finiti mi ha colpito subito. L’ho tradotta in inglese, fedelmente, e quell’estate l’ho messa in scaletta nei miei concerti. Poi è rimasta parcheggiata per anni”. Ma l’idea di riproporla è sempre rimasta sullo sfondo. E di recente ha deciso di registrarla, con un suono che sta da qualche parte tra il folk noir e la polvere del deserto nella frontiera americana. Un omaggio delicato, toccante, impreziosito anche dalla voce di Pall Jenkins, cantante e leader di una storica band indie rock di Chicago, i Black Heart Procession. A completare la formazione, Roberta Etzi alla voce insieme a Mauro, Andrea Cherchi ai synth, Roberto Gioffrè al basso, Giacomo Salis a batteria e percussioni, Massimo Mocci alla fisarmonica. La canzone è aperta dal reading dei versi di Pietrina, in italiano (la voce recitante è di Rita Lilith Oberti). “Prima di pubblicarla ho chiesto alla famiglia se fosse d’accordo e ho avuto il loro benestare”, spiega Mauro. La canzone è in free download e non andrà a far parte di nessun disco. Rimarrà così, come omaggio a Pietrina, al suo ricordo. 

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