Sono ottimi i riscontri in biglietteria per Il barbiere di Siviglia. L’ opera buffa in due atti, capolavoro di Rossini, ha già registrato il pienone ed è andata in scena, tra gli applausi a scena aperta e a fine recita, il 14, 15 e 16 marzo e ancora sarà proposta il 19 alle 20.30, il 20 alle 19, il 21 alle 20.30, il 22 alle 17, il 23 alle 17. Un successo di pubblico con alcune serate che si preannunciano sold out. Le due recite per le scuole che prevedono l’esecuzione in forma ridotta dell’opera della durata complessiva di 60 minuti circa, sono in programma il 18 e 21 marzo sempre alle 11. Nel ruolo di narratrice l’attrice cagliaritana Michela Atzeni. Ha affascinato il pubblico lo storico e coloratissimo allestimento datato 1999 che arriva dal Teatro di San Carlo di Napoli.
È firmato, per la regia, ripresa a Cagliari da Daniela Zedda, da Filippo Crivelli (Milano, 1928-2022), acuto interprete, artista versatile dagli ampi interessi e dalla lunga carriera che è stato autore apprezzatissimo di memorabili spettacoli. A rendere incantevole il celebre melodramma del genio pesarese le scene, fantasiose e con accenti onirici del grande e compianto Emanuele Luzzati, da gustare come se si sfogliasse un libro illustrato. I costumi, raffinati e curati sono di Santuzza Calì, ripresi da Paola Tosti, e le luci di Andrea Ledda.
Il pubblico ha potuto apprezzare la compagnia di canto che ha donato alla straordinaria partitura ricca di colori il giusto slancio e leggerezza. Così come la direzione di Salvatore Percacciolo, alla guida di coro e orchestra del teatro Lirico di Cagliari. Un gradito ritorno quello del direttore, pianista e compositore siciliano, dall’ampio repertorio soprattutto lirico e che ha già diretto, al Lirico di Cagliari, Lucia di Lammermoor nel maggio 2017. Ha conquistato le
ovazioni il protagonista, Figaro, barbiere e factotum interpretato da Daniele Terenzi e per il secondo cast da Marcello Rosiello. Un ottimo cast dove si sono alternati raffinati ed espressivi protagonisti, oltre a Terenzi/ Rosiello: Maxim Mironov/ Chuan Wang (Il conte d’Almaviva); Giulio Mastrototaro/Vincenzo Taormina (Don Bartolo); Annalisa Stroppa/ /Michela Guarrera (Rosina); Peter Martinčič/Marco Spotti (Don Basilio); Chiara Notarnicola (Berta), Giuseppe Esposito(Fiorello/Un ufficiale).
Gli ingredienti sono quelli ben noti delle opere buffe italiane: Figaro, un barbiere che sa usare ugualmente bene chitarra e rasoio, filosofo e giullare; Bartolo, un vecchio che vuole impalmare la sua pupilla, la graziosa Rosina; un conte che ama la fanciulla e intende sottrarla alle grinfie del vecchio; un maestro di musica avido e specialista in calunnie e intorno servi chiassosi e invadenti.
“Ascoltare Il Barbiere di Siviglia ci fa capire perché l’opera è patrimonio immateriale dell’ Unesco”. È una delle voci, significative, raccolte a fine rappresentazione tra il pubblico accorso al teatro Lirico di Cagliari per la prima del capolavoro rossiniano.
(Foto di Anna Casu)