Grande attesa per il concerto, già sold out, di Elio e le Storie Tese che tornano sul palco di Rocce Rosse Blues, domani, martedì 30 luglio al Teatro Massimo con una delle date del “Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo”.
Dopo il primo successo ottenuto nei teatri con altre 40 date sempre da tutto esaurito, la band ha deciso di riproporre questo show, che unisce musica, narrazione e creatività in un’esperienza unica.
“Un viaggio attraverso le contraddizioni dell’Italia – spiegano gli organizzatori – , la scenografia, curata nei minimi dettagli e accompagnata dalla preziosa regia di Giorgio Gallione, veste Elio e le Storie Tese di bianco, creando un’atmosfera che mescola sacro e profano. Lo spettacolo si apre come una messa laica, dove personaggi di attualità vengono invitati a pregare per i fan della band. Il viaggio attraverso le contraddizioni del nostro paese è guidato da un repertorio che va da “La terra dei cachi” a “Supergiovane”, passando per “Servi della gleba” e “Valzer transgenico”. Canzoni che, nonostante gli anni, rimangono sempre attuali e riflettono la mentalità italiana, sempre pronta a scandalizzarsi”.
Uno degli aspetti più affascinanti dello show è la sua autenticità: tutto è suonato dal vivo, “senza basi, senza campionamenti, senza autotune, insomma tutto fatto in casa”.
La filosofia di “Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo” risiede nella sua capacità di raccontare il nostro tempo in modo ironico e affascinante. “Elio e le Storie Tese, con la loro musica e la loro teatralità – continuano gli organizzatori – riescono a mettere in luce le contraddizioni e le peculiarità della società italiana, facendo riflettere il pubblico attraverso la risata. La loro arte è una celebrazione della creatività e dell’umorismo, un modo unico di osservare e raccontare il mondo che li circonda e continuando a dimostrare che, attraverso la musica e l’ironia, si può esplorare e comprendere meglio la realtà, offrendo al pubblico uno spettacolo che è un vero e proprio viaggio attraverso le contraddizioni e le bellezze del nostro paese”.
Il cartellone è stato organizzato grazie al contributo della Regione Sardegna, Assessorato della Pubblica Istruzione e del Turismo e Fondazione di Sardegna.