Tracce di Costantino Nivola in America: l’arte pubblica in mostra a New York

È la prima mostra in assoluto a raccontare la storia dei progetti di arte pubblica realizzati da Costantino Nivola a New York: plastici, sculture, disegni, fotografie site-specific e relativi oggetti. Una esposizione evento in programma nella Grande Mela dal 23 gennaio al 15 marzo, nello specifico alla Cooper Union. Si intitola “Nivola in New York. Figure in field” ed è organizzata in collaborazione con la Fondazione intitolata all’artista oranese e all’Istituto italiano di cultura della città statunitense. Costantino Nivola è famoso per i suoi grandi bassorilievi, murali e installazioni scultoree creati in collaborazione con architetti. In tal senso l’esposizione presenta una cronologia che delinea ben 58 progetti realizzati dall’artista nell’arco di circa 40 anni.  Oltre alla mostra, la Cooper Union presenterà una serie di iniziative collaterali, tra cui un convegno sul ruolo dell’arte pubblica, laboratori didattici e tour in tutta la città per scoprire i suoi lavori. Verrà inoltre prodotta una guida tascabile e gratuita per incoraggiare i visitatori a saperne di più su queste opere e vederle in situ. New York accoglie la più grande raccolta delle opere pubbliche di Nivola: 21 progetti in tutti e 5 i distretti, almeno 17 dei quali ancora esistenti.

“Discepolo di Le Corbusier, Nivola credeva nella sintesi delle arti, la collaborazione tra l’artista e l’architetto”, afferma Giuliana Altea, presidente della Fondazione. “Dopo il successo del suo grande rilievo murale per lo showroom Olivetti a New York, nel 1954, si era guadagnato, a livello internazionale, la reputazione di ‘scultore per architetti’ e aveva iniziato a lavorare con importanti figure come Josep Lluís Sert, Marcel Breuer e Eero Saarinen”. “Nivola sosteneva l’idea che l’arte deve essere accessibile a tutti, ecco perché tanti suoi lavori sono stati creati specificatamente per spazi pubblici e municipali”, spiega Antonella Camarda, direttrice del Museo Nivola. “Infatti, 15 dei suoi progetti dell’area metropolitana di New York furono commissionati per le scuole cittadine, sottolineando l’importanza assegnata al lavoro per la comunità e al ruolo dell’arte nella vita collettiva”.

Nivola era già attivo come artista in Italia prima di fuggire dal fascismo con la moglie ebrea e stabilirsi a New York nel 1939. Più tardi, si trasferì con la famiglia a Long Island, dove scoprì e perfezionò la sua tecnica del sandcasting, un calco di gesso o cemento tratto da una matrice di sabbia modellata in negativo. Questo processo gli permetteva di lavorare con gli stessi materiali usati nella costruzione degli edifici nei quali era chiamato a intervenire. “Per mezzo del suo metodo come dei materiali scelti, Nivola esemplifica come la professione degli artisti e quella degli architetti siano inevitabilmente legate. Grazie alle sue collaborazioni con numerosi architetti di spicco del suo tempo, l’eredità di Nivola non è quantificabile”, afferma Nader Tehrani, preside della Cooper Irwin S. Chanin school of architecture. “Perciò questa mostra è un’opportunità unica per far luce su un maestro della metà del Ventesimo secolo e per capire come il suo processo creativo ha cambiato il panorama della nostra città”.

La mostra seleziona quattro progetti, a cominciare dalla prima commissione pubblica di Nivola per lo showroom Olivetti. Per l’interno del negozio Olivetti sulla Fifth
Avenue l’artista creò nel 1954 un bassorilievo alto 4,5 metri e lungo 23. Dopo la chiusura dello showroom nel 1969, il rilievo è stato spostato nel Science Center dell’Università di Harvard. Simile è un altro dei primi progetti di Nivola a New York, il sandcast della facciata sud della Coney Island’s William E. Grady High school (1957). Il terzo lavoro in primo piano nella mostra è l’area ricreativa del Stephen Wise – una piazza pubblica creata nel 1962 tra due blocchi residenziali nell’Upper West Side che include una fontana, un gruppo di sculture in cemento raffiguranti dei cavalli, un bassorilievo e un muro di graffiti che definisce le aree dedicate al gioco e al relax. L’ultimo lavoro preso in analisi è l’ultima scultura commissionata e completata da Nivola negli Stati Uniti: una serie di statuette in bronzo e placche create nel 1984 per il 19th Precinct combined police and fire facilities nell’Upper East Side, a documentare le attività della polizia e dei vigili del fuoco.

 

 

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