‘Tourisma’, la tomba dei giganti di Arzachena in trasferta a Firenze

Una ricostruzione in scala reale della Tomba di Giganti di Arzachena (Sassari) appositamente realizzata dallo scultore Carmine Piras. È una delle novità di punta che accoglie i visitatori del Palacongressi di Firenze per la settima edizione di ‘TourismA-Salone dell’archeologia e del turismo culturale’, manifestazione inaugurata oggi e in corso fino a domenica organizzata da Archeologia Viva (Giunti editore).

Tra le caratteristiche dell’evento – a ingresso libero e inaugurato dal presidente della Regione Eugenio Giani – le missioni archeologiche italiane all’estero con reportage dei maggiori archeologi italiani che squarciano il velo sul patrimonio culturale dell’Afghanistan dopo il ritorno dei Talebani, ma anche sul ritorno dei ricercatori italiani in Libia. “L’ultima edizione di TourismA – ha detto il direttore della manifestazione Piero Pruneti – era stata quella del febbraio 2020, prima del lockdown. Adesso siamo ripartiti, si nota un grande entusiasmo di partecipazione”. “La Toscana è terra di cultura, vocata al turismo – ha detto Giani -. Il confronto quest’anno è significativo, anche perché è in presenza: la cultura richiede la presenza”.

Dalla Sardegna è fitta la delegazione. A partire dalla Regione. All’inaugurazione, in corso in queste ore, partecipa anche l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa. Con lui la Carlo Delfino editore, la Soprintendenza di Cagliari, l’Unione Comuni della Trexenta.

“È la prima volta che una tomba dei giganti, una riproduzione così maestosa e fedele, varca il mare ed esibisce tutto il suo mistero e la sua spettacolare architettura. L’opera, all’insegna di un’archeologia divulgativa, avvicinabile e comprensibile ai più, è frutto della maestria artigiana dell’artista Carmine Piras, maestro di ceramica e pietra, di metallurgia e tessuti che da anni è impegnato nello studio dei materiali antichi, nella sperimentazione di tecniche di lavorazione antica e nella divulgazione della nostra archeologia nuragica e prenuragica in particolare – ha spiegato Carlo Delfino -. Un’opportunità per la Sardegna, per tutti i territori isolani che ambiscono ad essere scoperti e decidono di proporsi in un panorama competitivo internazionale e mediterraneo che racchiude le sue massime attrattive proprio nella tre giorni fiorentina”.

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