Un lungo muretto nel centro di Gadoni trasformato in trama artistica. La realizzazione è stata affidata a Mauro Patta, pittore poliedrico di Atzara ed residente a Firenze: nel Comune della Barbagia di Belvì ha riprodotto sa burra, ovvero il tappeto tipico di Gadoni, un pregiato manufatto tessile dalle colorate geometrie. Sa burra è diffusa anche a Sarule e Orani e si ricava dalla lana di pecora che viene tinta in modo naturale, cuocendo le erbe.
Il tappeto viene ancora utilizzato per adornare i balconi e finestre nel giorno del Corpus domini e nelle ricorrenze religiose più importanti. Ma sa burra nasce come coperta per ripararsi dal freddo e poi viene impiegato per abbellire le tavole, quindi la lavorazione della trama nei tappeti. A volere il muretto colorato è stato il comitato ‘Sa prendas de jerru’, a cui ogni anno di affida l’organizzazione dell’evento Autunno in Barbagia.
Per ricavare il colore giallo si fanno bollire foglie e rami degli erimeri, una pianta aromatica molto diffusa in Sardegna; il nero, altro colore tipico di sa burra, un tempo si otteneva dal mallo delle noci. I colori vengono poi esaltati facendo ricorso a una mescolanza di acqua e cenere, chiamata sa lessia. Le fatasie dei disegni sono ispirate alla vita quotidiana. Quindi ecco is denteddas, che richiamamo la dentatura umana; sas menduleddas recupera i disegna dei doldi tipici in pasta di mandorle; sos mojos prendono ispirazione dai ercipienti in sughero che venivano utilizzati per far lievitare il pane.