La street art cagliaritana insegue New York, o almeno ci prova. Dopo writing, lettering, stencil e murales di ogni tipo l’arte di strada cittadina registra un’altra novità: lo shoefiti, neologismo tra shoes e graffiti comparso per la prima volta negli Stati Uniti negli anni Ottanta e di recente approdato anche in Europa e in Italia.
L'”installazione”, ovvero un paio di scarpe da tennis appese ai cavi delle linee elettriche a decine di metri dal suolo, si trova da qualche giorno in via Milano.
Nessun significato particolare dietro il lancio di scarpe verso i cavi elettrici, anche se si dice che in certe zone americane la presenza di shoefiti segnali un punto di spaccio per la droga o il limite di un territorio controllato da parte di bande criminali.
In Europa, e verosimilmente anche a Cagliari, queste installazioni sono solo piccoli segnali di “disturbo” all’ordine urbano, un elemento caotico che interrompe il rigore di strade e piazze invitando il passante ad abbandonare, anche solo per un attimo, la visione abitudinaria della città.
(la fotografia è di Enrica Roda)
Francesca Mulas