Sport e libri, successo a Macomer per il festival ‘Atleti tra le righe’

La prima edizione del festival della letteratura sportiva Atleti tra le Righe di Macomer è andata in archivio, fra gli applausi. Applausi di una platea che con lo scorrere dei giorni si è affezionata a un festival nuovo di zecca, scoperto per curiosità e passione e poi vissuto fra racconti e volti di un mondo che dimostra di poter affascinare e coinvolgere: quello dello sport che diventa libro.

Nell’ultimo appuntamento in programma domenica negli spazi di un Centro Servizi Culturali rivelatosi casa ideale e naturale del festival, lo scrittore Lorenzo Iervolino ha dialogato con Giancarlo Zoccheddu e presentato alla platea il suo ‘Trentacinque secondi ancora’, storia vera d’uomini e sportivi, delle Olimpiadi di Città del Messico ’68, di due atleti con i pugni alzati e i guanti neri sulle mani, della premiazione dei 200 metri, dsi Tommie Smith e John Carlos, dell’australiano Peter Norman. Un racconto suggestivo, accompagnato dalle immagini e dagli scatti che immortalano i momenti rendendoli immortali.

Oggi Iervolino incontrerà le scuole, ultimo sipario di un festival che nel corso della settimana appena trascorsa ha avuto il piacere di ospitare anche lo scrittore Christian Antonini, l’illustratore e scrittore Federico Appel, lo scrittore Carlo Carzan, il giornalista della Gazzetta dello Sport e scrittore Francesco Ceniti, lo scrittore Lorenzo Iervolino, Francesco Paroli (illustratore e art director), il giornalista di Tuttosport e scrittore Andrea Schiavon, la narratrice Roberta Balestrucci, l’editore Stefano del Prete, lo sceneggiatore e scrittore Andrea Pau, lo scrittore Emiliano Poddi, l’illustratore Jean Claudio Vinci, l’atleta e scrittrice Paola Gianotti, l’atleta e scrittore Roberto Zorcolo e le compagnie teatrali Loft Theatre e Cada Die Teatro.

Atleti tra le Righe è stato organizzato dalla cooperativa “Verbavoglio” e dalla Libreria Emmepi, prezioso dono fatto alla comunità macomerese, alle società sportive di Macomer e di alcuni comuni limitrofi, ai bambini e ai ragazzi – principali destinatari del positivo messaggio dello sport – e in generale a chiunque nutra interesse o curiosità per un mondo a noi così vicino, per quello dei libri e della letteratura. Un evento originale, variegato nella proposta, prezioso nei contenuti offerti, cangiante negli stili e nelle modalità d’espressione. I palazzetti, gli spazi comuni, le aule delle scuole e i campi da gioco, mantenendo intatta la loro piena identità, diventano luoghi di incontro, racconto, divertimento e dibattito in cui le lo sport e i suoi protagonisti sul campo si mescolano alle parole dei libri e ai racconti degli autori, offrendo alla platea punti di vista e spunti di riflessione differenti sul variegato tema sportivo.

“Siamo stanchi ma felici – scrivono gli organizzatori in chiusura del Festival – La spossatezza è quella dell’atleta che al termine della gara si guarda le spalle e scopre di aver tagliato il traguardo, di aver fatto qualcosa di importante. Lo stesso atleta però, in pieno spirito sportivo, sa anche che la prestazione può migliorare, servono impegno e passione, entrambi elementi che hanno contraddistinto il lavoro di un gruppo che ha fatto squadra ed è arrivato al risultato finale. Grazie a chi ha partecipato, in varie forme, alla nascita e sviluppo di un progetto nato per caso davanti ad un caffè e destinato, ci auguriamo, a diventare appuntamento fisso del calendario isolano. Grazie a Istituzioni, Enti, Associazioni e società sportive. Grazie alla comunità macomerese, soprattutto, agli autori e agli artisti che in questi quattro giorni fra laboratori, incontri e spettacoli teatrali, hanno animato il festival integrandosi alla perfezione con la nostra dimensione e lasciandoci con un abbraccio ed un sorriso che ripagano ancora di più degli sforzi fatti. Oggi gli ultimi incontri con i ragazzi delle scuole, ma il futuro è già all’orizzonte”.

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