Premiata per aver difeso la lingua italiana. Maria Agostina Cabiddu, giurista e professoressa di diritto pubblico al Politecnico di Milano ma nata in Sardegna a Urzulei, ha ricevuto il premio internazionale “Benemeriti della lingua italiana” istituito per la prima volta quest’anno dall’Accademia della Crusca.
Lo riporta il quotidiano L’Unione Sarda. Il premio viene conferito a una persona di riconosciuta alta qualifica culturale, di qualsiasi nazionalità, giudicata “benemerita della lingua italiana” per aver operato a favore della tutela, la valorizzazione e la diffusione della lingua italiana, ad esclusione di persone che operino professionalmente nell’insegnamento della lingua, della linguistica e della filologia italiana.
Gli accademici della Crusca, si legge in una nota, hanno premiato Cabiddu perché “ha combattuto una serrata battaglia per mantenere vivo l’uso della lingua italiana nei corsi universitari di istruzione scientifica superiore”. Infatti, quando il Senato accademico del Politecnico di Milano, nel dicembre 2011, deliberò a favore dell’uso esclusivo della lingua inglese nei corsi di laurea magistrale e di dottorato di ricerca, interpretando in modo anomalo la Legge Gelmini, Maria Agostina Cabiddu organizzò un comitato di docenti che espresse ripetuti appelli contro la decisione e contemporaneamente si rivolse alla legge con un ricorso al Tar (Tribunale amministrativo) della Lombardia. Ottenne così l’annullamento della delibera per manifesta incostituzionalità dell’abolizione della lingua italiana dai corsi di istruzione superiore. Poi nel 2017, dopo l’appello del Politecnico e del Ministero dell’Istruzione, il Consiglio di Stato, pur non escludendo l’attivazione “di insegnamenti e forme di selezioni svolti in lingua straniera”, censurava fermamente l’interpretazione che aveva condotto all’esclusione dell’italiano.
[Foto: pagina Facebook ‘Accademia della Crusca’]