Si è chiusa l’edizione 2019 di IsReal. Nuoro, trionfa la regista Yalda Afsah

Tourner di Yalda Afsah trionfa alla quarta edizione di IsReal, Festival del cinema del reale, che si è svolto a Nuoro dal 7 al 12 maggio sotto l’egida dell’Isre. La giuria del concorso, composta da Haden Guest, Gurcan Keltek e Rossella Ragazzi, ha assegnato il primo premio, dell’importo di 3.500 euro, con questa motivazione: “Con la sua formale raffinatezza di suono e immagine, la sua forza viscerale e maestosa, assegniamo il primo premio al lavoro di Afsah. Tourneur è un lavoro di scultura cinematografica, una commistione sensoriale e sensuale fra essere umano e animale, che potrebbe anche essere proiettato in loop in gallerie d’arte e istallazioni museali. Un’altra raffinata dimensione metaforica anima questo cortometraggio: la visione di un innocente ma volontaria inconsapevolezza delle forze oscure, irrazionali e onnipresenti che ad ogni istante potrebbero rivoltarsi e generare violenza”. Studio astratto sulla tradizione arcaica della lotta dei tori nel sud della Francia, il lavoro di Afsah pone i corpi al centro del linguaggio cinematografico, pur rivelando solo stralci della danza fra i tori e l’uomo, forzando l’azione al di là dei limiti del visibile.

Secondo premio (2.000 euro) a Zagros, di Ariane Lorrain e Shahab Mihandoust, con questa motivazione: “In questo film, opera prima di ottimo calibro, l’arte e la maestria pazienti e minuziose della tessitura del tappeto vengono rivelate sia come modo di vita, che come vivida forma di memoria collettiva. In Zagros il tempo e la tradizione sono racchiuse in matasse di lana i cui splendenti colori sono una fra le storie accattivanti che vengono raccontate qui con destrezza ed empatia. Nel rivelare la bellezza folgorante e il duro lavoro veicolate dal telaio antico ma oggi minacciato di estinzione, il film permette allo spettatore di meditare sugli schemi più profondi del tempo umano, del suo capitale culturale ed economico, che sono iscritti ovunque, ma a cui raramente si dà attenzione”. Zagros è ambientato nelle montagne dell’Iran occidentale, dove la comunità dei Bakthiari porta avanti l’antica tradizione della tessitura dei tappeti. Il processo di lavorazione della lana coinvolge ogni abitante dei villaggi, passando dai pastori ai tintori fino ad arrivare alle mani delle tessitrici. Il duro lavoro, specchio di un antico modello tribale, sulle cui decorazioni si traccia la storia di un intero popolo, viene sempre più svalutato economicamente al di fuori della loro comunità. Tuttavia il desiderio del mantenimento delle tradizioni è più forte di qualsiasi istanza mercantilistica.

La giuria giovani, composta da Stefano Careddu, Marta Innocenti, Brigitta Loconte, Lea Pedri Stocco, Martina Pinna, Pietro Repoisti, Simona Saba, Andrea Sanrelli, Martina Santagati e Arianna Vietina, assegna il terzo premio (1.000 euro) a Carelia, Internacional con Monumento, di Andrés Duque, con questa motivazione: “Per l’audacia nel raccontare una storia ancora sospesa con la consapevole libertà di cambiare registro stilistico, migrando da una dimensione magica alla realtà storica passata e presente”. La Carelia è una regione situata al confine tra Russia e Finlandia cui è associato il tragico ricordo di uno dei massacri più feroci della storia, quello perpetrato nel 1570 dalle orde russe di Ivan il terribile, durante il quale si stima che siano state uccise tra 700.000 e 1,5 milioni di persone. Un eccidio al quale seguì quello perpetrato da Stalin che, negli anni ’30 del “Grande Terrore”, fece della Carelia una terra di morte, costellata dai gulag nei quali scomparvero centinaia di migliaia di perseguitati politici. Prendendo spunto da questa ferita ancora aperta, il film tesse svariati fili narrativi per comporre un mosaico sfaccettato della Carelia odierna.

“La quarta edizione di IsReal è stata un grandissimo successo che ha visto l’Isre protagonista del cinema del reale, non solo in Sardegna”, ha detto Giuseppe Matteo Pirisi, presidente dell’Isre. “L’evento proietta prepotentemente lIisola nel panorama cinematografico internazionale. Il crescendo di risultati è testimoniato dalla sala sempre piena e da un pubblico sempre attento e calorosissimo, per questo sono grato a tutti, in particolar modo al personale Isre, e auspico che la manifestazione prosegua anche in futuro su questo solco”. “Chiudiamo la quarta edizione di IsReal con un bilancio molto positivo”, dice il direttore artistico Alessandro Stellino. “Ottimo afflusso di persone in sala, registi soddisfatti, film di grande qualità, eventi importanti, a testimonianza del fatto che il Festival, portando a Nuoro artisti nazionali e internazionali, regala al territorio qualcosa che va oltre la sala cinematografica”.

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