Sassari, è festa grande per la ‘Faradda’: la discesa dei Candelieri scioglie il voto

Sassari oggi è in festa per la ‘Faradda’: comincia alle 18 la tradizionale discesa dei Candelieri, che rinnova un rito antichissimo. Ma la giornata della ‘Festha Manna’, come la chiamano i sassaresi, è cominciata questa mattina con la cosiddetta ‘vestizione’. Ciascun gremio ‘veste’ (decora e addobba) il proprio Candeliere ancora disadorno. Secondo l’antico rituale la discesa dei Candelieri parte da piazza Castello dove sorgeva l’antico castello Aragonese. Il percorso è rimasto invariato e si snoda lungo l’attuale corso Vittorio Emanuele, l’arteria principale della città antica, andando a concludersi nella chiesa di Santa Maria di Betlem, posta al di fuori della cinta muraria medievale. A metà percorso, i gremi porgono il loro omaggio alla cittadinanza rappresentata dal sindaco a Palazzo di Città. Qui ha luogo il rituale fortemente simbolico dello scambio di insegne tra Municipalità e gremio dei Massai in cui si identifica l’intera popolazione di Sassari. Ma questa volta sono banditi i tradizionali fischi o applausi, il segno del gradimento della popolazione nei confronti del primo cittadino in carica. Il nuovo sindaco Nanni Campus ha infatti voluto riportare la festa alle origini e riavvicinarla alle tradizioni religiose.

Gli undici ceri votivi – condotti dagli antichi gremi – scenderanno da piazza Castello alla chiesa di Santa Maria di Betlem, dove sarà sciolto il voto alla Madonna, come da tradizione lunga 5 secoli. L’origine della festa dei Candelieri è di matrice pisana e mutua sin dal XIII secolo il rito dell’offerta dei candelieri alla Madonna di mezz’agosto da parte delle Corporazioni di Mestieri della città di Sassari. La tradizione assume un significato ancor più profondo e religioso con il voto della città in onore della Vergine Assunta che nel Cinquecento, con la sua intercessione, pose termine a una terribile pestilenza. Dal 2013 la Discesa, con la Rete delle Grandi Macchine a spalla, ha avuto il riconoscimento dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’Umanità.

I candelieri scenderanno in quest’ordine: Macellai, Fabbri, Piccapietre, Viandanti, Contadini, Falegnami, Ortolani, Calzolai, Sarti, Muratori e Massai. Una folla di turisti e visitatori dei dintorni ha già preso d’assalto il centro del Capo di Sopra. Intanto a pochi chilometri dalla città, a Nulvi, si celebra sempre stasera una discesa analoga. I ceri di Nulvi sono però molto più grandi e pesanti di quelli dei premi sassaresi e hanno all’apice una sorta di pala. Lo stesso tipo di tradizione si celebra a Ploaghe, dove però la processione con i due maestosi ceri della tradizione si tiene il giorno di Ferragosto a partire dalle 18.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share