Sassari aspetta la sua processione laica. Domenica la “Cavalcata sarda”

Due chilometri per raccontare un’Isola, le sue tradizioni, la sua storia. Ogni anno la Cavalcata sarda è uno specchio privilegiato in cui la Sardegna si riflette e abbacina lo spettatore tra i lampi dell’oro dei gioielli, gli occhi profondi delle donne, i sorrisi contagiosi dei bambini. Si tinge dei colori più pregiati per mostrare al pubblico la diversità dei tanti paesi che la compongono e, allo stesso tempo, l’unicità che la contraddistingue rispetto a tutto il resto. Diversamente da Sant’Efisio a Cagliari o dal Redentore a Nuoro, la manifestazione folk sassarese si caratterizza per essere rigorosamente laica e si è trasformata nei decenni da kermesse per i sovrani sabaudi a evento in cui si rimarca l’eccezionalità di un popolo. L’edizione numero 68, che si svolgerà questa domenica 21 maggio, porterà con se oltre tremila costumi in rappresentanza di una settantina di Comuni, seguiti da 18 coppie a cavallo, tre carri trainati dai buoi, un corteo di 270 cavalieri, una decina di amazzoni più carabinieri e polizia, sempre a cavallo. La partenza è prevista alle ore 9 da corso Francesco Cossiga, di fronte alla chiesa di San Giuseppe; da qui il corteo proseguirà poi per via Asproni, via Roma, piazza d’Italia, portici Bargone e Crispo, via Cagliari, via Brigata Sassari, emiciclo Garibaldi, viale Italia, per terminare in viale Mancini. Come tradizione, nel primo pomeriggio ci si sposta all’ippodromo Pinna, dove dalle ore 16, ci saranno le pariglie con le spettacolari acrobazie in corsa e l’esibizione della cantante folk sarda Silvia Sanna.

Numerose le mostre che si svolgeranno prima, durante e dopo la Cavalcata, a Palazzo di Città, nell’ex convento del Carmelo, nella Pinacoteca nazionale di Sassari, al museo Sanna e alla Fondazione Banco di Sardegna. Tra gli appuntamenti che precedono l’evento, tornano la rassegna di musica etnica Trimpanu in piazza Fiume e Pani di Sardegna in piazza Castello. A questo si aggiunge un altro appuntamento classico: la rassegna di canti e danze tradizionali durante i quali i gruppi isolani si esibiranno sul palco, proponendo un vasto repertorio musicale e coreografico. Si inizia sabato 19 in piazza d’Italia per poi proseguire la sera di domenica, sempre allo stesso orario, accompagnati dai suoni delle launeddas, i canti a tenore e le melodie della fisarmonica. A fare gli onori di casa ci sarà Giuliano Marongiu.

“Una festa della bellezza – così l’ha definita il sindaco di Sassari Nicola Sanna durante la presentazione a Palazzo Ducale – che rimane immutata nel tempo ma che bene si inserisce in una realtà in continua evoluzione e che consideriamo avrà un ritorno economico per la nostra città”. Mentre l’assessora alla Cultura Raffaella Sau ha rimarcato come: “La Cavalcata dimostra di essere un valore per la città, una tradizione che si ripete da 68 edizioni ma che è sempre diversa ogni anno, grazie ai gruppi sempre diversi che partecipano con grande entusiasmo”. Insieme alle istituzioni erano presenti anche: Giuliano Marongiu, il direttore artistico di Trimpanu Gianluca Dessì , Peppino Pala dell’ippodromo Pinna e una rappresentanza di chi parteciperà il 21 maggio: Inoria Bande, suonatrice di organetto e direttrice del museo etnografico Francesco Bande quindi i gruppi Città di Sassari e Thathari, Gurusele Sassari, il coro Amici del canto sardo, San Nicola e Sa Pintadera che si esibiranno sabato e domenica in piazza d’Italia.

Durante lo svolgimento della Cavalcata si potrà condividere immagini e video su Instagram con l’hashtag #cavalcata17 e sulla pagina evento di Facebook ‘Cavalcata Sarda 2017’.

Francesco Bellu

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