Il Sardinia Post magazine è tornato. Dopo l’ormai consueta pausa invernale, la rivista cartacea della nostra testata saluta il 2023 con il numero 35. Un altro racconto dell’Isola, stavolta quella nel Novecento, in un numero quasi monografico dedicato al ‘Come eravamo’ e che ha utilizzato come filo rosso le immagini pubblicate dalla casa editrice Ilisso. Patrimonio di ricordi e vite passate. Una quotidianità all’apparenza lontana da quella attuale, ma capace di rivivere nelle tradizioni molto più spesso di quanto di possa immaginare
Sempre con la direzione di Guido Paglia, questo magazine da 84 pagine recupera il ‘Passato prossimo’ grazie alla storia di copertina curata da Andrea Tramonte, dopo ‘Cara retromania, i ricordi si pagano’ che è il titolo dell’editoriale firmato da Bruno Murgia. Nelle prime pagine della rivista anche le rubriche fisse e i commenti di Nicolò Migheli, Maurizio Onnis ed Enzo Cugusi, sempre dedicati a quella Sardegna che fu attualizzata e contaminata dal tempo di oggi. ‘Un’autenticità oltre il senso comune’.
‘Il ritorno del re’ celebra, a firma di Laura Fois, l’avventura di Claudio Ranieri sulla panchina rossoblù. Se non fosse stato per il mister romano tanto amato dai tifosi del Cagliari calcio, il club sardo sarebbe ancora in fondo alla classifica. Adesso invece la squadra e l’Isola intera hanno ripreso a sognare. Sempre Andrea Tramonte è l’autore del reportage sulle cantantesse della Sardegna. Nuove artiste. Giovani o giovanissime che guardano all’anima e al loro sentirsi isolane. Sono diverse per aspirazioni e percorsi professionali ma unite dalla stessa passione per la musica.
Silvia De Vita ha scritto invece il dossier di questo numero 35 del magazine che ha come titolo ‘La terra del vino. L’Isola dei record tra uve e bottiglie’. Invece: con Manuel Scordo si apre la finestra sulla cultura in senso stretto attraverso l’intervista a Vindice Lecis, autore del romanzo storico ‘L’ombra del Sant’Uffizio’. Un pezzo da leggere tutto d’un fiato con titolo ‘Santi, sardi e inquisitori’.
Vittoria Soddu, sassarese, quasi 37 anni, è intervistata ancora da Laura Fois nell’articolo ‘Passi leggeri sulla terra‘, in cui l’artista audiovisiva racconta il suo “atterraggio morbido” nell’Isola, quando ha deciso di tornare a viverci usando la bellezza che tutto avvolge per creare nuovi contenuti.
Poi ecco ‘La felicità ha date certe’, la raccolta degli appuntamenti culturali e artistici in Sardegna ad aprile e maggio: dalla scalinata di Arzachena a cui Giorgio Casu, Jorghe nelle opere, ha dato nuova vita anche in questo 2023. Poi Éntula, la carezza di mezza sera sui libri, il festival letterario di cui Sardinia Post è media partner. Ancora: Insulae Lab, le rotte jazz nel mare nostrum e Carbonia, il FilmFest che pensa ai giovani.
Ignazio Caruso e Claudio Loi sono due firme note del nostro magazine, l’uno per i libri, l’altro per la musica, nelle rispettive rubriche. Ginevra Rovelli apre invece la sua ‘Camera con vista’ degli hotel, mentre Giuseppe Carrus, giornalista del Gambero Rosso, e lo chef Claudio Melis spiegano rispettivamento il mondo del vino e le migliori ricette della tradizione isolana rivisitate.
Sardinia Post magazine è in vendita nelle edicole di Cagliari da domani 4 aprile, mentre entro mercoledì si trova come copia omaggio in tutte le navi di Moby e Tirrenia. La rivista è disponibile anche in tutti gli appuntamenti di Éntula. Nei giorni scorsi ha varcato il mare sino al Vinitaly di Verona offerta dalla Cantina di Santadi per far conoscere il meglio della nostra Isola ai nuovi turisti sempre curiosi.
A tutte le lettrici e a tutti i lettori ricordiamo che le immagini del ‘Come eravamo‘ – pubblicate su questo numero del Sardinia Post magazine – sono in mostra a Nuoro nell’esposizione ‘Sardegna 1956. Il richiamo della luce’. Omaggio al fotografo tedesco Toni Schneiders, nello Spazio Ilisso di via Brofferio 23.