È online sul sito www.reframinghomemovies.it il bando di partecipazione a Re-framing home movies #4 / Riuso creativo del patrimonio filmico amatoriale e famigliare. Rivolto ad artisti emergenti under 36, il progetto di formazione e produzione, per il riutilizzo di materiale filmico d’archivio e di film di famiglia si terrà tra Cagliari e Venezia nei mesi di ottobre e novembre e si concluderà nel capoluogo sardo a febbraio 2026, con la presentazione delle opere finali (le 19 opere realizzate nelle tre precedenti edizioni del progetto di formazione hanno circolato nei maggiori festival italiani e internazionali).
Organizza il progetto di formazione, con il sostegno del Mic e di Siae, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, l’associazione Re-framing home movies – Associazione nazionale per la salvaguardia e la valorizzazione dei film di famiglia e delle memorie audiovisive private: una rete italiana di archivisti, artisti, curatori e studiosi impegnati nella salvaguardia, valorizzazione, analisi e studio del patrimonio filmico famigliare.
Il percorso formativo è curato da Karianne Fiorini e Gianmarco Torri e realizzato in collaborazione con la Cineteca Sarda della Società Umanitaria di Cagliari, con il patrocinio di Fondazione Veneto Film Commission e la partnership di Archivio Ri-Prese di Venezia, Archivio Cinescatti di Lab 80 film di Bergamo, e Archivio Superottimisti di Torino, tra i fondatori dell’Associazione Re-framing home movies. Sei saranno i partecipanti, selezionati tra gli iscritti al bando tramite l’apposito form pubblicato sul sito. Il termine per inviare la propria candidatura è il 30 giugno 2025. Iscrizione e partecipazione sono gratuite.
Avviato nel 2016, il percorso di formazione e produzione Re-framing home movies ha prodotto importanti risultati nello sviluppo di strumenti teorici e operativi per la valorizzazione condivisa del patrimonio filmico famigliare e amatoriale italiano. È un corso di perfezionamento volto a trasmettere ai partecipanti conoscenze, metodologie, competenze tecniche e artistiche per l’analisi, il trattamento e la ricontestualizzazione di materiali d’archivio amatoriali, e orientato a produrre una riflessione critica sulle questioni cruciali poste dal riutilizzo di materiale filmico d’archivio e dal riuso di film di famiglia in particolare, e sui diversi livelli – culturale, archivistico, storico, etico ed estetico – su cui è necessario interrogarsi al fine di includere questi materiali in un progetto di rielaborazione e valorizzazione artistica.