Quartu, riapre lo sportello lingua sarda: sostegno per documenti istituzionali

Riapre a Quartu lo Sportello della lingua sarda – Portalitu de sa lingua sarda – con l’obiettivo di tutelare e valorizzare la lingua, utilizzandola anche per documenti istituzionali oltre che in tutte quelle occasioni orali in cui il sardo è quasi ‘necessario’ per onorare la tradizione, non disperdendone il valore, ma bensì promulgando la necessità di continuare a utilizzarlo in quanto pietra miliare dell’identità. Sarà subito operativo in una struttura storica di Quartu, ancora oggi fulcro dell’attività culturale cittadina.

Lo sportello riparte nell’ambito di un progetto della Città Metropolitana, ente capofila. Si occuperà innanzitutto di tradurre e correggere lavori in sardo. Sarà pertanto operativo anche per parafrasare atti amministrativi nella nostra lingua e per attività di comunicazione con il pubblico. Inoltre, nei casi in cui risulta evidente un particolare interesse, l’amministrazione potrà promuovere anche la raccolta in lingua sarda di atti normativi locali, come ad esempio i regolamenti comunali.

Ma il rilancio dello sportello sarà utile anche per dare informazioni sulla legislazione relativa alle minoranze linguistiche e per offrire consulenza intorno ai temi della lingua sarda, della normalizzazione ortografica e della politica linguistica. Sarà inoltre possibile l’ideazione e l’organizzazione di attività capaci di coinvolgere gli anziani e gli studenti, con l’obiettivo di recuperare il patrimonio lessicale in lingua, come ad esempio una raccolta dei detti e dei proverbi in sardo, ma pure al fine di predisporre materiale didattico, anche di carattere informatico e multimediale, e di completare progetti didattici già avviati, arricchendoli con la parte relativa alla lingua sarda.

Lo Sportello della lingua sarda sarà gestito dalla cooperativa Orientare e sarà aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 all’una e mezza, nei locali della Biblioteca centrale, in via Dante 66. Una sede particolarmente suggestiva, un punto strategico per l’attività culturale cittadina, un contesto perfetto per uno sportello fortemente identitario come questo.

“Come dice la stessa legge regionale l’identità culturale del popolo sardo è un bene primario da valorizzare e promuovere”, commenta l’assessora Lucia Baire, “poter riavere uno Sportello della lingua sarda nel nostro Comune, operativo e ben strutturato, significa dare il nostro contributo perché tale patrimonio non vada disperso, ma anzi si rafforzi quel sentimento diffuso secondo il quale il sardo rappresenta parte integrante e sostanziale della nostra Isola, e per questo motivo va assolutamente diffuso e tutelato”.

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