Periferie come palchi per i melodrammi, il Teatro del segno presenta la stagione

I capolavori del melodramma abitano le periferie in ‘Vieni all’opera al Teatro Sant’Eusebio‘: viaggio sulle note di Verdi, Rossini e Bizet. Al via a Cagliari il nuovo progetto del Teatro del segno in collaborazione con l’Orchestra da Camera Johann Nepomuk Wendt diretta da Raimondo Mameli. Si parte il 16 febbraio con la Traviata, il 15 marzo sarà la volta de Il barbiere di Siviglia e infine il 26 aprile la Carmen. “Tre opere con un comun denominatore curioso: sono state fischiate alla prima – ha ricordato il maestro concertatore e direttore d’orchestra, Raimondo Mameli – Rossini fuggì via dal teatro, Verdi rimase traumatizzato e Bizet morì poco dopo, e non fece a tempo a assistere al suo successo”. Il trittico si inserisce all’interno di ‘Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro’, progetto in collaborazione con la parrocchia di Sant’Eusebio.

Omaggio ai maestri con l’esecuzione in forma di concerto di una selezione di celebri e indimenticabili arie e duetti di alcune tra le opere più eseguite al mondo, affidati alle voci di artisti come il baritono Angelo Romero, accanto a giovani talenti della lirica come Lara Rotili e Veronica Abozzi, Michelangelo Romero, Gabriele Barria, Alessandro Fiocchetti, Francesco Congiu e Riccardo Spina. Sul palcoscenico del Teatro Sant’Eusebio, il teatro “ritrovato”, arriva “l’arte popolare per eccellenza”- sottolinea il direttore artistico, Stefano Ledda – per riportare la musica tra le persone, tra la gente, perché non resti un fenomeno di élite”. Concetto approfondito da Raimondo Mameli. “Vieni all’Opera al Teatro Sant’Eusebio – spiega Mameli – punta proprio al recupero della dimensione popolare della fruizione del melodramma, che esce dai consueti contesti istituzionali, in una logica di decentramento, per raggiungere luoghi e persone che in tal modo sono incoraggiate ad avvicinarsi e scoprire tanti tesori della tradizione musicale”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share