Paolo Di Paolo, libro sulla svolte epocali. In diretta ‘Svegliarsi negli anni Venti’

Se l’Ottocento è crollato dopo la prima Guerra mondiale, forse il ‘900 potrebbe essere finito con la pandemia. È una delle riflessioni che nascono spontanee dopo aver letto Paolo Di Paolo e il suo saggio “Svegliarsi negli anni Venti” (Mondadori, 2020). L’autore romano discuterà dei passaggi d’epoca insieme a Giovanni Dozzini nell’appuntamento online sulle pagine del festival Éntula e di Liberos e sul canale YouTube Lìberos Sardegna: oggi venerdì 4 dicembre dalle ore 18. È possibile seguire la diretta anche online su SardiniaPost su qeusta pagina.

Un secolo fa, con una guerra mondiale e una grande epidemia alle spalle, il mondo ruggiva festoso, ignaro delle nubi che si addensavano all’orizzonte. Gli anni Venti arrivavano carichi di promesse e di minacce. Ecco che tornano, in un paesaggio stravolto e indecifrabile. Le decadi, diceva Hemingway, finiscono ogni dieci anni, mentre le epoche possono finire in qualsiasi momento. Contare il tempo è una questione tutta umana e i calendari non sono altro che lo specchio delle nostre attese, del nostro bisogno di archiviare e progettare. Ma che cos’è un passaggio d’epoca? Come si riconosce? Chi lo decreta? Fra Monaco e Copenaghen, Vienna e Pechino, Paolo Di Paolo ci conduce in una sorta di corridoio spazio-temporale tra due secoli, in compagnia di scrittori e artisti che hanno colto lo spirito e le inquietudini del tempo, gli istanti in cui si intravede la nascita del futuro o gli ultimi bagliori di un mondo che tramonta.

Romano, classe 1983, Di Paolo ha pubblicato molti libri, tra cui “Dove eravate tutti” (2011, Premio Mondello), “Mandami tanta vita” (2013, finalista al Premio Strega, vincitore del Premio Salerno Libro d’Europa e del Premio Fiesole), “Una storia quasi solo d’amore” (2016), “Tempo senza scelte” (Einaudi, 2016), “Vite che non sono la tua” (Laterza, 2017) e “Lontano dagli occhi “(Feltrinelli, 2019).

Alla domanda “Su quale supporto leggi?” del questionario Éntula 2019, il 70% ha risposto di preferire i libri di carta. Questo ha indotto gli organizzatori a cercare un modo per attenuare l’impronta ecologica della passione, senza rinunciare ai libri di carta. Per questo, Lìberos si impegna a piantare nel 2021 un albero per ogni libro venduto durante gli eventi Éntula 2020.

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