“Un’opera che ci impone un interrogativo che oggi più che mai non può più essere ignorato, quello sul mutamento climatico in atto, ma che purtroppo ancora oggi sembra estraneo ad ognuno di noi. Eppure, ogni singolo involontario respiro che facciamo, non è legato a questo?”. Con queste premesse e riflessioni, l’artista aquilana Emanuela Giacco, residente in Sardegna, ha spiegato l’opera che da oggi dimora sul lungomare di Olbia, in piazza Crispi.
L’opera d’arte, la cui base è in granito di Sardegna, si chiama “Ocean” ed è stata donata da un collezionista privato alla città di Olbia. “La scultura è realizzata con cime di recupero, racchiudendo così la sintesi della mia ricerca: esistenzialismo, natura e sostenibilità – dice Giacco -. La natura lieve dell’essere umano si fonde con il teatro di vita in cui ogni individuo è tenuto a prestare la propria presenza scenica: il nostro pianeta. Tutto si fonde, tutto è correlato da un legame, ma al contempo ogni filo ha la sua dimensione e grazie a questa riesce a scorgere ciò che gli è estraneo. L’effetto farfalla della teoria del caos diviene protagonista, le piccole variazioni, quelle di un singolo filo producono grandi variazioni a lungo termine sull’intero sistema”.
Il collezionista benefattore, rimasto anonimo, ha affermato di essere “felice di dare il mio contributo per valorizzare Olbia attraverso quest’opera, che è anche veicolo di un messaggio attuale e significativo”. Il sindaco Settimo Nizzi ha voluto ringraziare sia il produttore che ha donato il granito, che il collezionista che ha acquistato e donato l’opera d’arte. “I concetti espressi da ‘Ocean’ si sposano perfettamente con gli ideali che muovono la nostra amministrazione verso iniziative volte al rispetto e alla valorizzazione dell’ambiente, che passano attraverso la mobilità sostenibile, la creazione di sempre più spazi verdi all’interno del perimetro urbano, la sensibilizzazione dei cittadini, dei ragazzi, e così via. Si tratta di un’opera bellissima, che ci ricorda che ognuno di noi fa parte di qualcosa di immenso e che ogni singolo piccolo gesto influisce sull’intero sistema“.