Ritorna a Samassi l’appuntamento con il MedInArt, il festival di terra, musica e arte quest’anno alla sua ottava edizione: dal 28 luglio al 2 agosto tra la piazza San Geminiano e la sede dell’associazione internazionale Città della terra cruda si articolerà una quattro giorni all’insegna di musica, cinema, teatro, giocoleria, aree riservate ai bambini, agli espositori e allo sport, aree design e ancora installazioni, proiezioni video e workshop.
Tra gli ospiti della ottava edizione, come sempre capace di rendere il paese del Medio Campidano un luogo foriero di arte, valori e inclusione, ci saranno i cantautori Niccolò Fabi (per un incontro/racconto), Roberto Angelini, Luca Carocci, e Ilaria Porceddu, il musicista e compositore Emanuele Contis, lo scrittore Flavio Soriga e il musicista Renzo Cugis, l’illustratore Riccardo Atzeni, la Seuinstreet Band e l’artista di strada Francesco De Franceschis, tra gli altri.
Cambiamenti è il titolo dell’edizione di quest’anno, un tema portante che germoglia dopo la pausa forzata determinata dalla pandemia, e che permetterà di riflettere profondamente sul senso dell’educazione al cambiamento, e sulla preparazione nei confronti della naturale trasformazione, per ristrutturarsi e rigenerarsi, creando qualcosa di diverso, con l’obiettivo di declinarlo sempre come profondo valore.
“Il cambiamento è fondamentale nella vita e nell’arte”, spiega , direttore artistico del festival. “È un elemento su cui costruire e a cui si rende necessario abituarsi per vivere più serenamente tutto ciò che l’evoluzione della vita ci porta ad affrontare. Questo è il valore fondamentale. Più di ogni altra precedente edizione la realizzazione di questa è stata una sfida, il sostegno dell’Amministrazione Comunale, che da subito ha creduto e voluto il progetto, è stato un grande supporto. Il Comune di Samassi e l’associazione ci hanno dato modo di dare continuità al lavoro svolto negli anni precedenti e allo stesso tempo a gestire le diverse criticità emerse nel post pandemia. La pausa forzata ha dato modo di riflettere sui processi che nel tempo il MedInArt ha apportato al tessuto sociale, così il nostro festival è emerso come un reale momento di rinnovamento e inclusione, una Medina, capace di intrecciare molteplici visioni e culture, con una particolare attenzione nel riuscire a modificare la focalizzazione sul mondo circostante. Gli artisti ospitati in passato ci hanno sempre donato qualcosa, ma sono andati via con un lascito importante, come Mogol, che ha dialogato con il nostro pubblico, senza risparmiarsi. Così Jacopo Cullin, che ha girato un corto coinvolgendo la popolazione samassese, o Lella Costa, Ilaria Porceddu, Daniela Pes, Lele Pittoni e Alessandro Spedicati, artisti capaci di lavorare sul tessuto socio culturale del paese, rafforzandone il valore e le sue preziose tradizioni. Quest’anno avremo il piacere di abbracciare in un incontro/racconto Niccolò Fabi – del quale vi invitiamo a seguire il concerto ufficiale che terrà martedì primo agosto alle Miniere di Montevecchio – , e tanti altri amici, come Roberto Angelini, Luca Carocci, Ilaria Porceddu, Flavio Soriga, Renzo Cugis, Riccardo Atzeni, Francesco De Franceschis e la Seuinstreet Band, solo per citarne qualcuno”.
Il festival è diretto da Contis con il coordinamento di Roberta Concu e Mauro Montis, e il supporto artistico di Indirizzo d’autore.